Il banco di prova della svolta statunitense sarà a fine marzo 2014 nella battaglia che divide gli Stati Uniti dall’Unione Europea sui domini internet per l'attribuzione dei nuovi domini web .vin e .wine, che i produttori di vino italiani ed Europei vorrebbero regolamentare per tutelare le produzioni ad indicazione geografica Doc e Docg dai falsi e dalle imitazioni. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’annuncio del governo degli Stati Uniti che entro il 2015 non intende avere più il ruolo centrale nella gestione di Icann, l'agenzia no profit che dal 1998 è il regolatore globale di Internet. La riunione dell'Icann nel novembre scorso a Buenos Aires è fallita – riferisce la Coldiretti - proprio per l’intransigenza degli Stati Uniti nel voler sostenere la libertà assoluta in rete per difendere la propria industria del vino mentre l’Europa chiede il rispetto della proprietà intellettuale dei vini Doc e quindi una regolamentazione del web. Dopo la svolta statunitense si guarda con ottimismo alla prossima riunione che - conclude la Coldiretti - si terrà a fine marzo a Singapore in cui verrà presentato un parere legale sulla protezione delle indicazioni geografiche per tentare di avanzare nelle trattative e trovare un soluzione di compromesso.
Gli USA annunciano di non volere più rivestire un ruolo centrale nella gestione dell'ICANN
Domini .vin e .wine: verso una svolta?
La prossima riunione a Singapore, a fine marzo 2014