A pochi giorni dall’inizio della vendemmia, il Cda del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, nel corso della seduta del 28 agosto 2014, ha votato all’unanimità la richiesta alla Regione Veneto di abbassare, portandole dal precedente 50% (deciso in luglio) al 35%, le quote di uva da destinare all’appassimento per la produzione di Amarone della Valpolicella e Recioto della Valpolicella. Una decisione forte dal parte del Consorzio, resa indispensabile – come spiega il presidente Christian Marchesini – in considerazione delle condizioni climatiche anomale che hanno determinato una piovosità eccessiva e un’insufficiente soleggiamento nei mesi di luglio e agosto. Tale misura andrà a sostituire la richiesta precedentemente presentata alla Regione Veneto di stoccare il 15% del vino atto a divenire Amarone della Valpolicella ottenuto dalla vendemmia 2014. “Abbiamo concordemente ritenuto che questa fosse l’unica via per tutelare l’Amarone, il vino di punta delle denominazione, salvaguardandone la qualità – afferma Marchesini – nonostante le inevitabili ricadute in termini numerici per quanto riguarda le bottiglie che verranno immesse a tempo debito sul mercato. E’ l’unico modo per essere certi che solo i grappoli davvero idonei finiranno in fruttaio per l’appassimento che, tra l’altro, quest’anno dovrà per forza di cose prolungarsi, dato che l’Amarone non può per legge essere sottoposto ad alcun trattamento artificiale per incrementarne il grado alcolico. Raccomandiamo ai produttori un’attenta cernita delle uve – conclude il presidente del Consorzio – certi di aver agito per il bene comune di tutta le denominazione Valpolicella”.
Causa estate anomala
Consorzio Valpolicella: ridurre al 35% la quota di uva da destinare all’appassimento
Avanzata la richiesta alla Regione