Perché rinunciare alle proprietà tecniche uniche del sughero quando è possibile coniugare natura e alta tecnologia? A trovare il giusto equilibrio tra la perfezione naturale della materia prima sughero e le avanguardistiche ricerche tecnologiche nel settore per realizzare una nuova gamma di chiusure per vino è Amorim, il più grande produttore mondiale di chiusure in sughero, leader anche in Italia con un fatturato da 35 milioni di euro (+ 2,53% rispetto al 2011).
Si chiama Neutrocork Premium High Tech ed è la nuova linea di tappi tecnici Amorim. Essendo composti all’80% da granina di sughero, mantengono l’elasticità necessaria all’imbottigliamento consentendo così di non ricorrere all’utilizzo di microsfere.
Il granulo di sughero è infatti elastico per natura e per questo non è necessario integrare il composto con additivi o elastomeri. Quando invece si usa la più fine farina di sughero bisogna aggiungere elasticità attraverso componenti chimici denominati microsfere.
"Abbiamo raggiunto – spiega Carlos Santos, a.d. Amorim Cork Italia – un ulteriore livello di eccellenza sensoriale per i nostri prodotti grazie alla riformulazione del sistema ROSA (Rate of Optimal Steam Application) per la rimozione del TCA (il composto naturale colpevole del “sapore di tappo”,ndr) dalla granina e dai tappi in sughero".
Brevettato da Amorim nel 2004, ROSA consente l’eliminazione di eventuali tracce di TCA dalla granina di sughero ed è stato sviluppato poi anche per i tappi monopezzo come ROSA Evolution, garantendo l’abbattimento dell’80% del livello della sostanza e spostando la soglia di percezione al di sotto del livello di accettabilità interna. Il nuovo passo avanti è stato denominato ROSA HIGH TECH e prevede un completo aggiornamento dell’impianto a partire da una riprogettazione industriale volta a massimizzare l’effetto benefico del vapore.
"ROSA HIGH TECH – aggiunge Santos – ci permette di estrarre ancora più in profondità le sostanze volatili dannose ma contemporaneamente di mantenere la matrice sughero intatta con tutte le sue caratteristiche uniche a livello di presenza di antiossidanti e di altre sostanze importanti per evitare l’effetto scalping, cioè l’assorbimento da parte della chiusura dei composti aromatici del vino, verificato in chiusure di nuove generazione. Ad un aumento della pressione, della temperatura e del tempo di esposizione della granina spinta a vapore aumentano quindi le capacità di Amorim di sanificare il materiale ad un livello che si assesta al di sotto del limite di 0,5 ng/l (limite GC/ECD), ampiamente lontano dalla soglia di percettibilità umana che è invece registrata nei vini a partire dai 3-4ng per litro".
Adatto per vini di rotazione media, il tappo Neutrocork Premium High Tech costituisce l’opzione naturale per sostituire le chiusure sintetiche e a vite. E’ una nuova soluzione che si propone ad un prezzo molto interessante per un mercato inevitabilmente colpito dalla crisi economica internazionale, e che inoltre permette una serie di personalizzazioni standard molto all’avanguardia.
Sottoposto ad analisi chimica TCA/TBA in gascromatografia nelle varie fasi del processo produttivo e ad analisi sensoriale per identificazione off-flavours, offre la garanzia di una rintracciabilità totale.
"Questo nuovo tappo Amorim – conclude Santos – è composto all’80% di granina di sughero e il restante 20% di materiali collanti certificati nel pieno rispetto del nuovo Regolamento Comunitario 10/2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari . Possiamo garantire la totale non-migrabilità di composti chimici dal tappo al vino e quindi una performance sensoriale eccellente per la conservazione delle peculiarità aromatiche del vino. Ancora una volta Amorim conferma la superiorità del sughero come materia prima ideale per l’imbottigliamento di un vino ponendosi a sua volta alternativa alle chiusure sintetiche alternative".
Amorim crea una nuova gamma di tappi in microgranina
Quando il sughero sposa la tecnologia
Perfezione sensoriale e meccanica senza l’utilizzo di microsfere