Laboratorio agroalimentare, la Camera di Commercio di Verona passa il testimone, ma rimane invariato il progetto di sviluppare una realtà a garanzia della sicurezza agroalimentare. “Il laboratorio negli anni – ha spiegato Giuseppe Riello, Presidente della Camera di Commercio di Verona – ha raggiunto quella dimensione tale per cui si doveva investire nel suo sviluppo o rimanere fermi, perdendo, inevitabilmente, competitività. Nel primo caso, bisognava investire per la crescita, nel secondo si rendeva necessario mantenere una struttura non completamente produttiva. In entrambe le opzioni, il sacrificio finanziario sarebbe stato superiore alle risorse che la Camera di Commercio poteva mettere in campo. Di qui la scelta di vendere, valorizzando un asset importante per il comparto agroalimentare e per il bilancio dell’ente”. Non a caso per l’acquisto è scesa in campo un’alleanza tra operatori di riferimento nell’agroalimentare: Unione Italiana Vini, Verona Mercato e Consorzio Agrario del Nordest. Tre realtà in rappresentanza delle tre punte di diamante del comparto: il vino, l’ortofrutta e i seminativi. “L’attività del laboratorio va ad integrare quella svolta dal nostro centro per le analisi chimiche e sensoriali del vino – ha aggiunto Domenico Zonin, Presidente dell’Unione Italiana Vini – e si inserisce nel più ampio progetto di promuovere un modello di garanzia per i consumatori e le imprese che coinvolge tutti gli operatori della filiera del vino, ortofrutticola e delle granaglie. Si rivolge principalmente al trade cioè alla grande distribuzione organizzata (gdo) e al retail. Intercetta il bisogno della gdo di qualificare lo scaffale e dei grossisti di qualificare l’offerta. In più valorizziamo il territorio”. Come? Con uno strumento oggettivo di misurazione della performance igienico-sanitaria della produzioni. “Ad oggi, dall’inizio dell’anno, il laboratorio – ha affermato il Presidente di Verona Innovazione, Alessandro Ferrari – ha fornito 6200 certificazioni per altrettanti campioni di alimenti, acque, terreni (il 36% del totale), di granaglie per il 29% e di frutta e verdura per il 35%. Contiamo su un portafoglio di clienti prestigiosi ed importanti esportatori”. Nato nel 2002 tra le infrastrutture per supportare la candidatura di Verona all’Authority nazionale, il laboratorio fornisce un importante supporto alle aziende che esportano. “La certificazione è garanzia – gli ha fatto eco Erminia Perbellini, Presidente di Verona Mercato – per il produttore, ma soprattutto per il consumatore. Un italiano su tre crede di essere allergico, ma il 20% lo è veramente. Le allergie alimentari colpiscono il 6% dei bambini ed il 4% degli adulti e possono avere pesanti ripercussioni sulla salute. Ormai tutti vogliono sapere cosa si ritroveranno nel piatto: è necessario dare ai consumatori la garanzia che le produzioni siano esenti da allergeni, naturalmente. Una necessità che diventa obbligo per le imprese che esportano e devono certificare la rispondenza dei loro prodotti ai criteri di salubrità e sanità richiesti dal paese destinatario di frutta e verdura”. La competitività del settore passa anche attraverso la misurazione degli standard di qualità. “Il Laboratorio è una grande opportunità per tutte le aziende agricole del territorio. Un’area – ha concluso Claudio Valente, Vice Presidente Vicario del Consorzio Agrario del Nordest – che ha saputo esprimere eccellenze rinomate in tutto il mondo, dalla grande vitalità imprenditoriale. Solo nelle province di riferimento del Consorzio Agrario (Brescia, Mantova, Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza) sono presenti più di 100.000 aziende agricole; tra queste, ben 70.000 lavorano attivamente con il Consorzio. Sono una risorsa fondamentale per l’economia e per l’offerta turistica, grazie alle produzioni tipiche e alla funzione di conservazione del territorio. La certificazione delle produzioni qualifica l’offerta e progressivamente eleva gli standard produttivi e di qualità. Così si promuove l’innovazione lungo tutta la filiera e ne deriva una maggiore competitività delle nostre aziende”.
Gli acquirenti: Unione Italiana Vini, Verona Mercato e Consorzio Agrario del Nordest
Verona Innovazione, alleanza acquista il laboratorio agroalimentare dalla Camera di Commercio
Zonin: “L’attività del laboratorio va ad integrare quella svolta dal nostro centro per le analisi chimiche e sensoriali del vino"