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A nemmeno un semestre dalla loro posa a dimora nei campi sperimentali del dipartimento di biotecnologie dell'Università di Verona, le viti editate per la resistenza alla peronospora sono state oggetto di un atto vandalico la notte scorsa.
"Durante la notte - afferma la prof.ssa Sara Zenoni, docente di Genetica Agraria dell’Università di Verona e responsabile del progetto - indicativamente tra le 1:30 e le 2:00, due persone sono entrate nel campo sperimentale, rompendo la rete che delimita l'area in cui sono state piantate le viti Tea. Le viti sono state sradicate e in larga parte distrutte, creando un danno molto grave e mettendo a rischio il decorso della sperimentazione. Siamo tutti sconvolti e molto arrabbiati per questo atto vandalico e irrispettoso nei confronti di tutto il lavoro che è stato fatto e le risorse impiegate, ma soprattutto nei confronti della ricerca italiana che, seppur con molte difficoltà, sta dimostrando di essere all'altezza dei risultati raggiunti a livello europeo e mondiale".
I commenti
"Un attacco che danneggia tutto il mondo agricolo - commenta il Ministro Lollobrigida.- La nostra solidarietà ai ricercatori, certo che continueranno con passione e competenza il loro lavoro".
"A fronte del gravissimo atto vandalico che ha portato alla completa distruzione in Valpolicella del vigneto in cui i ricercatori dell'Università di Verona sperimentavano la coltivazione di piante di Chardonnay resistenti alla peronospora con tecniche TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) - non OGM -, l'Università Statale di Milano esprime piena solidarietà agli scienziati e alla comunità dell'Università di Verona, ribadendo la ferma condanna per questo tipo di azioni violente e incivili che, distruggendo il lavoro portato avanti da anni dai ricercatori, privano la collettività dei benefici derivanti da coltivazioni maggiormente sostenibili e più resistenti alle malattie".
"Confagricoltura condanna gli atti vandalici ai danni del vigneto sperimentale dell’Università di Verona, a San Floriano in Valpolicella. La sua piantumazione, avvenuta lo scorso 30 settembre, era stata acclamata dalla Confederazione che da sempre sostiene fermamente l’importanza delle TEA – tecniche di evoluzione assistita – e delle sperimentazioni in campo, come quella di riso resistente al Brusone, in Lomellina, presso un’azienda associata. Palazzo della Valle esprime solidarietà al gruppo di genetica agraria, coordinato da Mario Pezzotti e Sara Zenoni del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, e coglie l’occasione per affermare, ancora una volta, che la ricerca sulla genetica vegetale è una via sicura e sostenibile per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e le fitopatie, e per potenziare la produttività dell’agricoltura italiana tutelando l’ambiente e l’uomo".