Trento, città dei Festival. Dopo quello storico della montagna, quello dell’economia e quello dello sport, ecco il Festival del prodotto bandiera del Trentino, l’essenza che più di ogni altra lo rappresenta, ossia il TrentoDoc.
L’evento è in calendario per i giorni 7, 8, 9 ottobre ed animerà Trento ed il Trentino per tre intense giornate. La presentazione delle molte iniziative in programma è avvenuta presso la sala dei Conti della Luna a Palazzo Roccabruna, sede dell’enoteca provinciale, a cura degli organizzatori: la Provincia Autonoma di Trento, tramite Trentino Marketing, l’Istituto TrentoDoc il Comune di Trento e la Camera di Commercio.
Il sostegno della Provincia autonoma
«Questo festival - ha affermato l’assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli - è stato fortemente voluto dall’intera Giunta Provinciale, al fine di dare visibilità al grande lavoro fatto negli anni dai produttori e dall’Istituto TrentoDoc, per far affermare un prodotto simbolo del nostro territorio di montagna; un evento che mette al centro qualità ed eccellenza».
«Ma non solo – ha proseguito -, è stato pensato anche come evento che si inserisce nella filiera di valorizzazione dell’importante filone dell’enoturismo, e al fine di rafforzare la collaborazione fra i settori dell’agricoltura e quello del turismo, e di quello tra agricoltura e paesaggio, temi sui quali la Provincia e non solo, sta lavorando, citando l’esempio del Consorzio Vini del Trentino, che per primo in Italia, ha presentato il “bilancio di sostenibilità”».
«Sarà un Festival ragionato – ha concluso -che offrirà molte occasioni di confronto sulle politiche attivate e da attivare nel settore».
Una crescita tumultuosa
Che il settore sia in splendida forma lo dimostrano i dati presentati dal presidente dell’Istituto TrentoDoc, Enrico Zanoni: la case spumantistiche aderenti all’Istituto, sono 64, tutte impegnate sul fronte dell’eccellenza, e propongono 220 etichette. Nel 2021 le bottiglie vendute hanno superato i 12 milioni con un costante netto aumento ogni anno. Consideriamo questo Festival, come un’ulteriore tappa di un percorso iniziato 120 anni orsono con Giulio Ferrari, (proprio in questi giorni sarà celebrato l’evento dei 120 anni dal Gruppo Ferrari della Famiglia Lunelli). Nel 1984 la costituzione dell’Istituto, nel 2007 la creazione del marchio. Siamo molto grati all’assessore Zanotelli per questa iniziativa, programmata in piena sinergia, ha concluso Zanoni.
Un festival, quattro ingredienti
E’ toccato all’Amministratore delegato di Trentino marketing Maurizio Rossini, anticipare i contenuti del Festival, che si caratterizza su 4 concetti: territorio, prodotto, racconto e esperienze. L’evento ha proseguito, è stato pensato per un pubblico raffinato, non per i grandi numeri, con appuntamenti finalizzati ad approfondire i vari temi legati al prodotto, e più in generale al territorio trentino che essendo di montagna è in grado di assicurare una materia prima eccellente anche con i cambiamenti climatici in corso innalzando la quota di produzione. Ci saranno incontri, cooking show, degustazioni, appuntamenti in città nelle sale dei palazzi storici, nei cortili, ma saranno organizzati anche percorsi del Trentodoc, tra storia e paesaggi alla scoperta dei grandi produttori.
Una città, un vino
Entusiasta il sindaco di Trento Franco Ianeselli, che vede nell’evento una grande occasione per un tuffo nella natura, nel territorio, nella cultura, nella qualità e nella sostenibilità, tutti aspetti dei quali oggi molti sono alla ricerca. La città di Trento che ha dato il nome allo spumante trentino, sarà ben lieta di ospitare nel migliore dei modi l’evento, ha concluso il primo cittadino.
Le conclusioni di Pietro Patton presidente del Consorzio Vini del Trentino, che sottolineato come anche questo evento debba essere caratterizzato dal rigore delle scelte e nell’autenticità degli eventi che saranno programmati.