Tra i vigneti di Brunello, tre artisti montalcinesi propongono un’istallazione che sembra un gioco e invece aiuta a riflettere sul concetto di visione e di genere. Un mucchio di ghiaia con delle carrette in metallo appoggiate sopra, ma le carrette capovolte sono poltrone e il luogo è particolarmente adatto per guardare la bellissima campagna intorno. E’ un invito ai visitatori? Certo che si! Sulle carrette sono stati dipinti profili di donne. Echi di Léger, Picasso, Modigliani, Gauguin, Frida Khalo, Matisse e uno nella poetica di Carlotta Parisi … anche questo è un gioco? Evidentemente si. Una situazione sospesa fra la quotidianità del lavoro e il sogno con le sue trasfigurazioni rivelatrici di una realtà ancora più vera. Ecco che l’istallazione di Carlotta, Giuditta e Annibale Parisi è una riflessione sul concetto di visione: la realtà che cambia a seconda del punto di osservazione, gli oggetti che si trasformano grazie alla fantasia, le donne che sono viste in un modo diverso nel corso del tempo e loro stesse hanno del mondo una visione di genere. Punti di vista fa parte di una serie di opere, create da artisti toscani, per accompagnare le dediche delle vincitrici del premio Casato Prime Donne. Quasi un museo all’aria aperta voluto da Donatella Cinelli Colombini vicino alla sua cantina tutta al femminile. Il tema donna è qui un imperativo categorico e i tre Parisi l’hanno riempito di contenuti nuovi e decisamente intriganti. Qui racconteremo la nascita di Punti di vista con i personaggi e gli episodi che hanno portato all’opera compiuta. Una famiglia di artisti, i Parisi, simile alle botteghe dei pittori medioevali dove ognuno aveva un ruolo nella produzione dell’opera d’arte. Giuditta la più concettuale ha l’idea creativa, Annibale con la sua manualità da artigiano artista, trova i materiali e le forme, mentre Carlotta vi aggiunge liricità e poetica con colori intensi come smalti. Alla fine è evidente che sono tre parti di un solo artista che pensa e opera insieme per lunghissima consuetudine. Anche per Punti di vista è Giuditta ad avere l’intuizione iniziale: l'installazione deve provocare la parte bambina del visitatore, smuovere l'anima giocosa che è dentro ciascun individuo. Deve essere leggera, colorata e interagire con l'ambiente mettendo in contatto con la terra. Adesso bisogna capire come fare. Avviene un episodio che fornisce la soluzione. Annibale trasporta una grossa pietra dal bosco a casa e poi capovolge la carretta per sedersi a risposare. Ecco il primo gioco. Nella stessa mattinata, con l'arrivo delle nipoti, la carretta si trasforma ancora .... sedute dentro la carretta le cittine (bambine in vernacolo senese) ridono e urlano mentre i grandi le spingono di corsa nel giardino come avveniva tanti anni fa nelle aie dei poderi. Ecco le carrette poltrone per la nuova istallazione. Un’idea con tutti gli ingredienti giusti: gioco, leggerezza, interattività, legame con la terra. Successivamente i Parisi decidono di sviluppare l'idea ricreando un cantiere di lavoro appoggiando le sette carriole su un mucchio di ghiaione. Un altro gioco tra il visitatore e l'opera d’arte: vero o falso, verosimiglianza o realtà? Ecco entrare in scena Carlotta, che assecondando la vena di illustratrice e un tema a lei molto caro come scultrice, sceglie di dipingere donne nelle carrette quasi giocando sui precedenti artistici di questo soggetto. L’opera è nata, prima nella mente dei tre artisti e poi nei vigneti di Brunello del Casato Prime Donne con soste dal carrozziere per fissare i colori, e l’aiuto di Beppe, Paolo e Daniele nella realizzazione. Ora è pronta e accessibile ai visitatori. Carlotta Parisi Nata a Montalcino nel 1975 ha studiato illustrazione editoriale a Milano. Rientrata a Montalcino, apre nel 2004 il suo studio-bottega in cima al paese dove illustra libri, disegna e dipinge. Le sculture di carta sono l’ultima evoluzione della sua creatività. Nel 2011 il suo Paper Cirkus ha girato l’Italia con il tour, del celebre trasformista Arturo Brachetti. Nel 2012 le sue sculture sono state selezionate per la Biennale di Santorini (Grecia). Attualmente le sue opere sono esposte a Montalcino in vari luoghi del centro storico. Annibale Parisi Nasce a Palermo nel 1946, vive a Montalcino ed è il padre di Carlotta e Giuditta. Artista per passione scolpisce e disegna, edita e costruisce libri. Fabbrica ceramiche, pipe e mobili, alleva cavalli, coltiva la vigna, dipinge a mano una ad una le etichette per il suo Brunello. Giuditta Parisi Nata a Montalcino nel 1972, dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, lavora nel marketing e nel 2001 fonda lo studio di grafica e comunicazione Archimedia. Nel 2011 firma la linea "I GIOCHI DEL TALLURINO" grazie alla quale, con il "Gioco dell'Orcia " e "Indovinando - Le Carte del Vino", riceve un riconoscimento UNESCO.
Visibile da oggi nei vigneti del Casato Prime Donne di Montalcino
"Punti di vista", il paesaggio visto da donne d'autore
Carlotta, Giuditta e Annibale Parisi, tre artisti che giocando trasfigurano gli oggetti e fanno entrare in una realtà più vera