Un bel colore rosso rubino, intenso e “fitto”.
Profumi fruttati di ciliegia matura, mirtillo e frutti di bosco spalleggiati da sentori speziati di cacao e note balsamiche di liquirizia, ginepro ed eucalipto.
Una struttura consistente che si sviluppa al palato in una piena sensazione di armonia e persistenza, vivacizzata da una buona acidità.
Lanciato nel 2019, il progetto “Musivum” (traduzione latina di mosaico) del Gruppo Mezzacorona, ha completato la sua gamma con un rosso di gran classe: il Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva 2016 presentato nell’anteprima presso la Cittadella del Vino a Mezzocorona (Tn).
«In questo vino – afferma Luca Rigotti presidente del Gruppo Mezzacorona - c’è tutta la nostra passione, la nostra competenza, la nostra tradizione migliore ma anche un messaggio di fiducia per il futuro».
Una rete di cru unici
Si tratta di una perla che si va ad aggiungere alle altre cinque selezioni varietali già presenti nel progetto:
- Müller Thurgau Trentino Doc Superiore, Pinot Grigio Trentino Doc Superiore, lanciati nel giugno 2019,
- Chardonnay Südtirol-Alto Adige Doc della Kellerei Salurn, cantina associata al Gruppo Mezzacorona, presentato nel 2019,
- Gewürztraminer Trentino Doc Superiore che ha visto la luce nel maggio del 2020 ed il Marzemino Trentino Doc Superiore della cantina di Ala, partner anch’essa del Gruppo Mezzacorona, presentato lo scorso maggio.
Avviato con la vendemmia 2015, il progetto “Musivum” ha visto coinvolti viticoltori e vigneti distribuiti in tutte le aree viticole del Trentino e della zona della Bassa Atesina collegata a Mezzacorona: Piana Rotaliana, Colline di Faedo, Sorni e Pressano, Val di Cembra, Trento, Vallagarina, Ala, Salorno, Pochi, Magrè, Montagna.
Tra i cru che danno origine al nuovo Teroldego, le pergole del vigneto di Maso Menestrina, incastonato nel cuore urbano di Mezzocorona, che contiene anche una pianta ultrasecolare di Teroldego. Ed è stata proprio Mirta Menestrina a presentare il vigneto assieme alla dirigenza Mezzacorona.
Pietre preziose nella catena della cooperazione
«L’obiettivo - ha puntualizzato il Direttore generale Francesco Giovannini -, è quello di esaltare proprio in questo “mosaico di vigneti” la ricchezza del territorio, dei frammenti straordinari che per posizione, terreno, gestione, possono essere considerati come delle vere e proprie “pietre preziose” incastonate nel tessuto viticolo gestito dai viticoltori Mezzacorona.
Nello stesso tempo, promuovere costantemente il valore della sostenibilità e della Certificazione ministeriale Sqnpi come garanzia di salubrità e affidabilità della produzione a vantaggio dei consumatori.
Si tratta di un totale di circa 20 ettari selezionati ricercando il migliore vigneto per caratteristiche specifiche in modo da ottenere unicità e tipicità. Gli enologi del Gruppo Mezzacorona decidono ogni anno se e quale partita merita di essere messa in bottiglia per esaltare al massimo l’identità più propria di ogni singola varietà.
Affinamento in legno e anfora
L’affinamento del Teroldego Musivum è avvenuta per 14-16 mesi in botti di legno, con una quota in anfore di terracotta in stile georgiano create da Francesco Tava, artigiano di Mori (Tn).
«Espressione del territorio trentino dal vigneto alla cantina – ha ribadito Rigotti - il “Musivum” ha le carte in regola per diventare la bandiera enologica del Gruppo Mezzacorona».
Alcuni numeri
- Le bottiglie in vendita del primo anno sono 4857.
- Il grado alcoolico è di 13,74, l’acidità totale è di 5,63/grammi/litro.
- Il prezzo all’enoteca non sarà inferiore ai 50 euro bottiglia.