Conto alla rovescia in Umbria per la presentazione delle domande di sostegno per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2022/23. Il bando intende aumentare la competitività dei produttori vitivinicoli regionali, favorendo la valorizzazione delle produzioni di qualità e l’adeguamento della composizione ampelografica dei vigneti umbri ai nuovi orientamenti dei consumi.
CONTRIBUTI FINO A 12 MILA EURO AD ETTARO
Gli interventi finanziabili non sono soltanto quelli riferiti all'estirpazione e al reimpianto, il cui contributo oscilla tra i 10mila e i 12 mila euro ettaro, ma sono destinati anche al sovrainnesto (3.000-3.500 euro), alla modifica delle strutture di sostegno del vigneto (2.500-3.000 euro) e al rinfittimento o rimpiazzo di fallanze (1.000-2.000 euro ad ettaro). Previsti inoltre degli indennizzi per le perdite di reddito nel caso di estirpazione e reimpianto (2.000 euro ettaro) e per la pratica del sovrainnesto (1.000); mille euro il contributo assicurato per i costi di estirpazione.
DARE PIU' VALORE A TIPICITA' E QUALITA'
Obiettivi della misura sono di adeguare la produzione alle richieste del mercato, migliorare la qualità delle produzioni, valorizzare la tipicità dei prodotti legata al territorio e ai vitigni tradizionali di maggior pregio enologico o commerciale, migliorare le tecniche di gestione dei vigneti, ridurre i costi di produzione attraverso l’introduzione della meccanizzazione parziale o totale delle operazioni colturali. Nessuna priorità è prevista per le zone di maggior richiamo enologico, quali Montefalco, Orvieto o Torgiano, ma verranno premiate in termini di punteggio le domande presentate dai Consorzi e organismi associativi, allo scopo di fare sempre più sistema.
920 MILA EURO PER "INTERVENTI CHIRURGICI"
La Regione ha stanziato per l'annualità 2022/2023 una dotazione iniziale di 920 mila euro, che potrebbe essere accresciuta proporzionalmente al numero delle domande che saranno presentate. La produzione viti-vinicola di qualità è per l'Umbria uno dei principali punti di forza del sistema agroalimentare. Naturale quindi che ne venga previsto il sostegno, che nel caso specifico appare orientato ad un ammodernamento misurato, quasi chirurgico, probabilmente anche in considerazione dei forti investimenti che il settore ha registrato già in passato, con in alcuni casi anche delle successive battute di arresto e delle inversioni di tendenza.
SUPERFICI DA MINIMO 0,3 A MASSIMO 10 ETTARI
Gli interventi di ristrutturazione e riconversione possono essere realizzati nell’ambito dell’intero territorio regionale. Nel caso di progetti singoli la superficie minima ammissibile ai benefici è di 0,5 ettari; per le aziende che hanno una superficie vitata inferiore o uguale ad un ettaro, la superficie minima è di 0,3 ettari. Nel caso di progetti collettivi presentati da organismi associativi la superficie minima complessiva oggetto della domanda di ristrutturazione e riconversione è stabilita in 5 ettari. La superficie massima ammissibile all’aiuto per ciascuna domanda di sostegno e per ciascun beneficiario non può essere superiore a 10 ettari.
SCADENZA RAVVICINATA, RENDICONTO ENTRO FINE 2023
La nuova campagna di aiuti prevista dal programma nazionale di sostegno del settore vino, è dunque soprattutto uno stimolo a conformare e razionalizzare i vigneti umbri nella direzione di quegli elementi - qualità, tipicità, efficenza gestionale - sui quali, in una fase difficile come l’attuale, si gioca la vera sfida sui mercati nazionali e internazionali.
La scadenza delle domande è fissata per il 29 aprile 2022; la rendicontazione è prevista entro il 31 dicembre 2023; la presentazione di una domanda di pagamento a saldo, per il collaudo delle opere e la liquidazione del saldo spettante entro 20 giugno 2024.