Inasprimento della tassazione ed etichette sanitarie? Il settore dice no

I commenti di Uiv, Cia e Coldiretti, le critiche alla discontinuità rispetto alle politiche precedenti e l'invito a rigettare il documento

La Commissione Ue rimette sul piatto il Beca e prospetta una tassazione e regole per la pubblicità più stringenti rispetto a quelle attuali. Un coro unanime di critiche alle ultime notizie provenienti da Bruxelles.

Uiv: gli europarlamentari blocchino il documento

Piove sul bagnato nel settore del vino, e non solo Oltreoceano - con i paventati dazi - ma anche in Europa. È stato infatti pubblicato nei giorni scorsi - rileva Unione italiana vini (Uiv) - il nuovo documento di lavoro della Commissione Ue del piano Beca (Beating Cancer), lo stesso che 3 anni fa proponeva forti limitazioni al commercio oltre all’introduzione di etichette allarmistiche e altro. Proposte le cui linee più oltranziste furono bocciata dall’Europarlamento. Questo nuovo testo presenta alcuni aspetti addirittura peggiorativi rispetto a quello che ha trovato opposizione politica.

In particolare, la Commissione afferma di essere al lavoro per introdurre nuove misure più stringenti riguardanti la tassazione - anche per il vino - dei prodotti e la limitazione delle vendite transfrontaliere, l’informazione ai consumatori attraverso avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche e la regolamentazione della pubblicità degli alcolici.

Così il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti: “Ci appelliamo agli Stati membri e in particolare agli Europarlamentari italiani per bloccare in sede di Consiglio e del Parlamento Ue un documento redatto senza alcuna consultazione pubblica con gli stakeholder. Sarebbe un esordio shock della nuova legislatura per un settore che vale per il Vecchio Continente oltre 100 miliardi di euro e milioni di posti di lavoro”.

Coldiretti: pronti a scendere in piazza

“Siamo pronti a scendere in piazza per tutelare i 240mila viticoltori italiani che offrono opportunità di lavoro lungo la filiera per 1,3 milioni di occupati”, segnalano Coldiretti e Filiera Italia, che hanno scritto una lettera (iniziative analoghe sono state intraprese da Eat Europe e Farm Europe) al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ai commissari alla Coesione e riforme, Raffaele Fitto, all’Agricoltura Cristophe Hansen e alla Salute Olivér Várhelyi per respingere l’inaccettabile proposta dell’esecutivo comunitario di apporre delle scritte sulle bottiglie per scoraggiare i consumi, oltre ad aumentare la tassazione.
“Non accetteremo mai una forma di etichettatura che penalizzi un settore come il vino che l’Unione Europea dovrebbe promuovere – sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini -. Non è pensabile di avere una Ue che rimanda da anni un provvedimento fondamentale per la trasparenza e la salute come l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti e sposa invece misure così che sono puramente ideologiche".
“Il vino - dichiara Scordamaglia Amministratore Delegato di Filiera Italia - non è solo una bevanda alcolica è prima di tutto un prodotto agricolo, frutto della terra e del lavoro di milioni di agricoltori. È cultura, tradizione, identità, parte integrante della nostra storia e del nostro territorio. E l’uscita non preannunciata della Commissione lascia pensare che alle sue parole di discontinuità delle politiche precedenti e di assicurazione sulla  tutela del mondo agricolo possano non corrispondere i fatti”.

Cia: pura ideologia

"Riteniamo puramente ideologico imporre sulle etichette del vino la dicitura “nuoce gravemente alla salute”, come pure l’aumento delle elevate imposte sul suo consumo”, così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta la proposta contenuta nello Staff working document pubblicato dalla Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare lo scorso 4 febbraio. “Un attacco della Commissione al settore che dà lavoro a 1,3mln di persone lungo la filiera, che non ci sembra in discontinuità rispetto alle politiche precedenti, malgrado le tante assicurazioni sulla volontà di tutela del mondo agricolo”, continua Fini.

Inasprimento della tassazione ed etichette sanitarie? Il settore dice no - Ultima modifica: 2025-02-10T19:30:52+01:00 da Redazione

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