Nell’agosto del 2010 i 62 cosiddetti Falciatori Volontari (Faucheurs Volontaires) devastarono le prove in campo dell’Inra di Alsazia, estirpando 70 portinnesti transgenici di cui si stava studiando la resistenza alla malattia virale del court-noué (attualmente non curabile con agrofarmaci). Nell’ottobre 2011 i contestatori furono processati e multati con pesanti ammende, oltre che condannati ad alcuni mesi di reclusione. Ma nel maggio 2014 la Corte d’Appello di Colmar ha fatto marcia indietro, scagionando i contestatori e giudicando addirittura illegale la ricerca condotta presso l’Inra per “manifesto errore nel giudicare i rischi connessi“. L’Inra ha ovviamente reagito duramente, sottolineando che le ricerche condotte nei propri campi sperimentali rispettavano tutte le leggi in materia, prova ne sia che esse risultavano in parte finanziate con fondi pubblici. Il risultato della controversa vicenda è comunque il fatto che per ora all’Inra d’Alsazia si è abbandonata la ricerca sulle viti OGM e si è ripresa la sperimentazione sull’ottenimento di nuove varietà resistenti da incrocio. (Fonte: www.vitisphere.com)
Il discusso caso dell'Inra di Alsazia
Francia: è scontro sulle viti OGM
Bloccata la ricerca sui portinnesti transgenici