E' nata l'Accademia Brunello, percorso di alta formazione promosso dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino e rivolto a trade ed esperti internazionali.
La prima iniziativa dell'Accademia è iniziata il 9 ottobre, con una quattro giorni di focus assieme a 10 top buyer provenienti dagli Stati Uniti, "primo mercato di sbocco per il principe dei rossi toscani".
Chi sono i 10 top buyer ospiti della prima iniziativa
I 10 professionisti del vino statunitensi individuati sono operation manager, sommelier, proprietari e direttori beverage e di sviluppo di alcuni dei principali ristoranti di alta fascia e catene di ristorazione a stelle e strisce e provengono da sette città chiave degli Usa: New York, Chicago, Los Angeles, Washington, Charleston, San Francisco e Santa Barbara.
L'Accademia dovrà rafforzare l'iconicità del Brunello
"Siamo convinti - ha spiegato all'Ansa il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci - che per conoscere i nostri vini ci sia la necessità di capire come un piccolo vigneto - anche 10 o 20 volte meno esteso di quello dei nostri competitor internazionali - sia divenuto un'icona dell'enologia mondiale".
La nomina dei Brunello di Montalcino Ambassador
"Accademia Brunello- ha aggiunto Bindocci - è un tributo identitario a una terra in cui tutto, dal microclima al lavoro dell'uomo, contribuisce a renderla naturalmente vocata per la viticoltura; oltre a un progetto culturale che si concretizzerà anche attraverso un nuovo percorso reputazionale della denominazione, con la nomina dei futuri Brunello di Montalcino Ambassador".
3.200 ettari e 9 milioni di bottiglie l'anno
Il Consorzio di tutela vanta quasi 3.200 gli ettari di vigneto iscritti a Doc e Docg e tutelati dallo stesso Consorzio; di questi, 2.100 a Brunello, estensione rimasta invariata dal 1997, per una produzione media di 9 milioni di bottiglie l'anno.
I protagonisti della quattro giorni "inaugurale"
A condurre questa prima iniziativa sono stati chiamati il Master of wine Gabriele Gorelli, che ha curato la giornata di formazione, e Jeff Porter e Claire Hennessy, sommelier e wine expert tra i più influenti negli Stati Uniti che hanno coordinato le visite alle cantine più rappresentative.