Agroecologia, viticoltura di montagna e viti vecchie nelle risoluzioni adottate dall’Oiv

La sintesi delle risoluzioni in campo viticolo adottate dalla 22a Assemblea generale dell'Oiv, tenutasi a Digione il 18 ottobre 2024

In occasione della 22a Assemblea Generale, tenutasi a Digione lo scorso 18 ottobre, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino - Oiv ha adottato risoluzioni su tre temi di grande importanza e attualità per il settore viticolo.

Applicazione dell’agroecologia alla viticoltura

Con la Risoluzione OIV-VITI 680-2024, l’Oiv raccomanda l'applicazione dei principi dell’agroecologia nel settore vitivinicolo. L'agroecologia è un approccio olistico e integrato che applica contemporaneamente concetti e principi ecologici e sociali alla progettazione e alla gestione dei sistemi alimentari e agricoli, con particolare riferimento a:

  1. il sistema di produzione/consumo, che implica la collaborazione tra i diversi attori della filiera, l'equità, la connessione sistemica tra produttori e consumatori, la co-creazione di conoscenza e la governance del territorio e delle risorse naturali, come l'acqua, il suolo, l'aria e la biodiversità;
  2. l'adozione di un approccio basato sull'ecologia sistemica, centrato sulle colture piuttosto che sulle avversità, per raggiungere gli obiettivi desiderati relativi alla riduzione degli input, al miglioramento della biodiversità e alla resilienza.

L’importanza della viticoltura di montagna e in forte pendenza

La Risoluzione OIV-VITI 716-2024 riguarda invece la definizione e le raccomandazioni dell'Oiv in merito all'importanza della viticoltura di montagna e in forte pendenza nel settore vitivinicolo. Questa risoluzione incoraggia in particolare a promuovere lo studio e la conservazione di questo tipo di viticoltura per il suo valore storico e culturale e in qualità di fonte di servizi ecosistemici per le comunità locali, in particolare per la conservazione dei suoli e della biodiversità.

Definizione di viti e vigneti “vecchi”

In base alla Risoluzione OIV-VITI 703-2024, una vite vecchia è una singola pianta la cui età sia ufficialmente documentata come pari a 35 anni o più, indipendentemente da altri fattori. Nel caso di piante innestate, la connessione tra portinnesto e marza deve essere indisturbata da almeno 35 anni. Un vigneto vecchio è una porzione di terreno vitato, continuo e legalmente delimitato, in cui almeno l'85% delle viti risponde alla definizione precedente.

Agroecologia, viticoltura di montagna e viti vecchie nelle risoluzioni adottate dall’Oiv - Ultima modifica: 2024-11-03T10:19:55+01:00 da Redazione

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