Vini italiani in trasferta per due giorni in Brasile, con l'Ambasciata d'Italia a Brasilia che ha ospitato, presso la Sala Nervi, il “Salone del vino italiano in Brasile”, manifestazione che si è articolata in due eventi: una conferenza sulle relazioni commerciali fra i due Paesi nel settore e una serata di degustazione di vini italiani.
Il vino in Brasile è tassato in modo spropositato
“L’obiettivo – ha affermato l’Ambasciatore Francesco Azzarello – è favorire la crescita della cultura del vino in un Paese dominato dalla birra, dove il vino non viene considerato un alimento ed è quindi tassato in modo spropositato. Cerchiamo anche – ha aggiunto – di promuovere sempre più l’abbinamento enogastronomico fra vini italiani e ricette brasiliane e vini italo-brasiliani e ricette italiane, un esperimento avviato nel 2021 che destò grande interesse ed apprezzamenti”.
Vini e spumanti ma anche ricette tricolori
La prima giornata del Salone si è aperta con una conferenza sul mercato del vino in Brasile e sulle sue connessioni con l’Italia: relatori sono Felipe Galtaroça, fondatore della società di consulenza Ideal Consulting, e Diego Bertolini, ideatore della piattaforma EducaVinhos. A seguire, una degustazione di vini e spumanti italo-brasiliani, abbinati a formaggi ed insaccati di importazione italiana, con un libretto di approfondimento sui prodotti offerti ed alcune classiche ricette nostrane facilmente realizzabili dal pubblico brasiliano.
181 etichette proposte da 17 importatori in Brasile
La seconda serata è dedicata alla degustazione di vini italiani: 17 fra i principali importatori del Paese hanno proposto 181 etichette, abbinate ai sempre più premiati formaggi e salumi brasiliani. Spazio quindi anche ai produttori della collettività italo-brasiliana, veicolo primario di diffusione culturale locale in un settore con enormi margini potenziali di crescita.