
Non c’è il voto unanime ma, vista l’ampia convergenza della maggioranza dei Paesi, per l’adozione dovrebbe essere solo questione di settimane. Unione Italiana Vini (Uiv) esprime comunque soddisfazione per una Dichiarazione Politica sulle Malattie Non Trasmissibili (NCDs) - discussa questa notte nell’ambito dell’incontro di Alto Livello svoltosi alle Nazioni Unite -, che torna a ribadire la distinzione tra consumo moderato e abuso di alcol. Il documento presentato, quadro di riferimento politico globale sulle malattie non trasmissibili, può rappresentare una svolta che va controcorrente rispetto alla demonizzazione del consumo tout-court e alla diffusione di una dannosa narrativa “no safe level”. Solo l’opposizione generale degli Stati Uniti sull’intero impianto procedurale della dichiarazione - e in particolare sull’Oms -, ha compromesso l’adozione unanime. Il voto è perciò rimandato alle prossime settimane, quando sarà a maggioranza.
Una svolta
“C’è fiducia per una decisione che porterebbe a un risultato positivo per il nostro settore – ha commentato il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi –. Dopo anni di attacchi frontali al vino a livello internazionale ed europeo, finalmente si torna a distinguere tra consumo e abuso di alcol. La moderazione è un tratto distintivo e irrinunciabile tipico del vino, che da sempre promuove e supporta una cultura del bere consapevole. Confidiamo che l’adozione sia solo rimandata”.
Tra gli interventi più rilevanti per il settore vitivinicolo inseriti nel testo, oltre al ricorso all’espressione “uso dannoso di alcol” (“harmful use of alcohol”) che esclude una generalizzazione sul consumo, viene rimarcato l’approccio “whole of society” che valorizza il contributo di tutti gli attori pubblici e privati nella prevenzione delle NCDs, inclusa l’attività che può svolgere il settore, mediante i programmi come Wine in Moderation.
L'Italia protagonista del confronto
Unione italiana vini ha fatto parte della delegazione del Ministero degli Esteri durante la due giorni di lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ha seguito da vicino – anche assieme al Ceev – l’intero iter negoziale, che ha visto l’associazione lavorare in stretta ed efficace collaborazione con il Governo italiano e in particolare con il Ministero degli Affari Esteri e la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, contribuendo a portare la voce del vino in questo complesso negoziato. Il presidente Frescobaldi ha inoltre incontrato l’Ambasciatore Maurizio Massari e il ministro Antonio Tajani, a testimonianza dell’importanza strategica del dossier per il settore.