Per una visione ampia del biologico in vigneto

Sostenibilità e rese in vigneto dipendono dal clima e dal paesaggio più che dal tipo di gestione. Una ricerca italiana condotta su un elevato numero di vigneti dislocati in ambienti diversi

I benefici derivanti dall’applicazione dell'agricoltura biologica sono strettamente legati all’ambiente in cui essa viene adottata. Per questo si ritiene che gli effetti di tale gestione della produzione agricola - e quindi anche viticola - debbano essere analizzati su ampi gradienti ambientali, collegandone i risultati al clima e alla composizione del paesaggio circostante.

Nello studio condotto da Geppert et al. è stato effettuato un confronto tra vigneti gestiti in convenzionale e vigneti in regime biologico, per verificare come le pratiche agronomiche adottate impattino su alcuni parametri quali il controllo dei parassiti - e il relativo impatto ambientale - e le rese, in ambienti molto diversi tra loro.

Il confronto è stato condotto su 38 coppie di vigneti convenzionali e biologici in diversi siti, lungo ampi gradienti climatici e paesaggistici, in tutta la penisola italiana.

Il risultato dimostra che clima e paesaggio influenzano i valori dei parametri analizzati talora più della tipologia di gestione del vigneto, influenzando i benefici dell'agricoltura biologica e di quella convenzionale.

In particolare si è osservato che:

  • gli input agricoli e l'impatto ambientale associato ai trattamenti fitosanitari sono risultati, nel complesso delle analisi, simili tra la viticoltura convenzionale e quella biologica, indicando che alcuni rischi per la biodiversità e l'ambiente associati alla lavorazione del terreno, all'irrigazione o all’uso di agrofarmaci potrebbero essere collegati anche alla viticoltura biologica, se praticata in modo intensivo;
  • per entrambi i tipi di gestione, l'aumento delle aree seminaturali nei vigneti ha ridotto le applicazioni di fitofarmaci e l'impatto ambientale associato al loro impiego;
  • i vigneti convenzionali hanno fornito rese più elevate di quelli biologici solo nei climi freddi e umidi, mentre è stata riscontrata una tendenza opposta nei climi caldi e secchi, indicando eventualmente la viticoltura biologica come la gestione piu idonea in caso di aumento delle temperature.

In generale, in entrambi i sistemi agricoli è stata osservata una grande variabilità nelle pratiche di gestione colturale, spiegata principalmente dal clima e dalla composizione del paesaggio. Questa grande variabilità dovrebbe essere presa in considerazione quando si valutano i benefici e gli svantaggi di diversi sistemi agricoli in contesti ambientali contrastanti.

Il risultato complessivo di questo studio, condotto da un team di rinomate università e centri di ricerca italiani, indicherebbe che le valutazioni in merito a quanto la produzione di uva impatti sull’ambiente e sia più o meno sostenibile dovrebbero considerare il contesto climatico e paesaggistico ed esplorare la variabilità dell'agricoltura convenzionale e di quella biologica prima di raccomandare e sostenere a priori la conversione da un sistema all'altro.

“Climate and landscape composition explain agronomic practices, pesticide use and grape yield in vineyards across Italy”, di Geppert C. et al, pubblicato in “Agricultural Systems” Volume 215, Marzo 2024, 103853. Disponibile in open source qui  

Per una visione ampia del biologico in vigneto - Ultima modifica: 2024-05-21T19:58:06+02:00 da Redazione

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