Il problema della stabilizzazione è annoso. Gli interventi drastici possono impoverire il vino e risultare non risolutivi. Come gestire le precipitazioni tartariche e soprattutto conservare la qualità dei vini? Retinex di Bioenologia 2.0 è la soluzione: si tratta una miscela di polisaccaridi, mannoproteine ed etere carbossimetilico della cellulosa. Grazie alla sua composizione conferisce stabilità per almeno vent’anni, donando morbidezza ai vini e preservandone la struttura e la sapidità. Il miglioramento organolettico è reale, consolidato ed evidente. Usato in botti e barrique, prima del trasferimento dei rossi, le manterrà pulite. Retinex garantisce quindi vini migliori e un netto risparmio in cantina, visto che possono essere tagliati i costi di refrigerazione. Il potassio resterà stabile, garantendo maggiore sapidità e minore quantità di anidride solforosa totale. Per i vini giovani, di breve durata, è consigliato Retinex 5.