L’ultraventennale attesa è giunta al capolinea. Dall’anno 1991, quando in sede comunitaria venne approvato il regolamento sull’agricoltura biologica, i produttori di vino biologico attendevano un provvedimento normativo ad hoc per il comparto. Nelle scorse settimane, portando a termine un delicato lavoro di compromesso, soprattutto in riferimento ai limiti all’uso dei solfiti, tra le esigenze dei Paesi del nord Europa e quelle degli Stati che si affacciano sul mare Mediterraneo, lo Standing Committee on Organic Farming (Scof), il Comitato permanente per l’agricoltura biologica, ha esitato le nuove norme sulla vinificazione bio. Un’importante tappa che, finalmente, consentirà ai produttori di utilizzare in etichetta la dicitura vino biologico e il relativo logo europeo, garantendo il consumatore su tutto l’iter di produzione, dal vigneto alla bottiglia. In mancanza del regolamento, in passato era stato possibile indicare in etichetta soltanto la dicitura vino ottenuto da uva da agricoltura biologica.