Dal 20 al 23 marzo il Sistema Soave parteciperà alla Mitt Travel & turismo di Mosca, la fiera più importante e rappresentativa per i professionisti di settore della Russia e dell’Europa Orientale, mentre dal 27 al 29 marzo sarà la volta della Uitt Travel & tourism di Kiev.
Per conquistare l’interesse di questi consumatori, sempre più disposti a comprare e a viaggiare, il Consorzio del Soave darà vita ad un importante progetto di comunicazione, studiato appositamente per il mercato russo che però riesca a comunicare i valori ed i simboli del Made in Italy che da sempre contraddistinguono le eccellenze enogastronomiche italiane.
Verranno ripresi i concetti e le immagini legate alla Dolce Vita e si punterà a comunicare bellezza ed emozione. Si tratta di una campagna che basa la propria forza sul potere evocativo della foto: la potenzialità narrativa delle immagini verrà esaltata dalla scelta accorta di parole chiave che avranno una duplice valenza: da un lato descrivono la foto in cui compaiono; dall’altro esse stesse sono utilizzate nel linguaggio specifico del vino per descriverne caratteristiche e particolari. Le foto, in studiata successione, raccontano il viaggio romantico nel Soave di una coppia di giovani turisti stranieri, in questo caso russi, che giorno dopo giorno scopre il paesaggio del Soave e delle sue ricchezze con la giuste lentezza.
Un impegno quello del Consorzio del Soave, giustificato dai numeri. Il mercato russo sta crescendo a forte velocità e presenta interessanti opportunità sia in chiave turistica per il territorio del Soave sia in chiave commerciale. Negli ultimi 5 anni il consumo di vino nell’ex repubblica sovietica è infatti cresciuto dell’80% con un importante trend di crescita per le referenze italiane che se nel 2001 rappresentavano il 4,7% sul totale del vino importato, nel 2008 hanno raggiunto il 20% e nel 2011 il 27,5%. Sono quindi ampi i margini di crescita per i vini italiani di qualità, dal momento che nel 2011 il 56% del vino consumato corrispondeva a produzioni interne, contro un 44% importato. Nonostante il consumatore medio russo non sia ancora molto esperto in tema di vini, si prevede che nell’intervallo 2011 – 2016 ci sarà un’ulteriore margine di crescita pari ad un 4,4% per i vini rossi ed un 3,8% per i vini bianchi (fonte Nomisma).
A fronte di questi dati si sta registrando anche una forte crescita di turisti russi che scelgono sempre di più il Veneto come meta delle loro vacanze. Se infatti Germania e Nord Europa si confermano il principale bacino turistico, i visitatori russi hanno fatto registrare lo scorso anno un vero e proprio boom di presenze con un +19,5% rispetto all’anno precedente. A tal riguardo fiere come la Mittsi confermano delle occasioni strategiche per far promozione e valorizzazione. Si tratta di un forum che ogni anno attira oltre 3000 aziende provenienti da più di 150 paesi, collocandosi tra i primi cinque appuntamenti dedicati al turismo più importanti del mondo.
Doppio appuntamento per il Consorzio di Tutela della Doc veneta
Il Soave punta alla Russia
A Mosca e Kiev