Nasce un nuovo format dedicato alla comunicazione e alla promozione dei vini emiliano romagnoli attraverso la metafora del calcio. Il progetto di sviluppa in tre grandi momenti.
Il primo vede protagonisti un gruppo di professionisti degustatori di vino, giornalisti e comunicatori italiani e stranieri, che si riuniranno per assaggiare alla cieca ciascuno una tipologia di vino. Quello che accomuna le differenti tipologie è il fatto di derivare tutte da un vitigno autoctono dell’Emilia Romagna. Lo scopo della degustazione sarà redigere undici squadre monovarietali dei migliori assaggi secondo ciascun degustatore. I risultati verranno svelati da Gazzetta dello Sport, in occasione di Vinitaly 2018, come un vero e proprio campionato a squadre.
Seguirà nel corso della seconda parte del 2018 un evento di degustazione con protagonisti tutti i vini che hanno aderito all’iniziativa; sarà aperto al pubblico dei winelover con degustazioni libere e guidate con focus mirati a conoscere più da vicino le varietà in questione.
Per tutto l’anno l’Emilia Romagna e i suoi vini verranno raccontati su web attraverso i principali social network e il blog di Enoteca Regionale Emilia Romagna.
I principali attori di questa avventura
In primis Enoteca Regionale Emilia Romagna, ovvero l’associazione di produttori che, dal 1978, si dedica alla promozione e alla valorizzazione dei vini della regione. Il suo scopo è che la qualità raggiunta dall’enologia emiliano romagnola trovi il meritato riconoscimento in campo nazionale e internazionale. Enoteca si occupa, inoltre, della diffusione di una corretta educazione al bere, partecipa alle principali fiere di settore ed organizza numerose iniziative promo-commerciali.
La sede all’interno della Rocca Sforzesca di Dozza (BO) ospita una Mostra Permanente di circa 1.000 etichette emiliano romagnole e propone percorsi di degustazione e formazione, nonché vendita diretta dei vini al pubblico. Enoteca Regionale Emilia Romagna ha inoltre lanciato il format InCantina Francoforte: un ristorante, enoteca, food and wine store dedicato esclusivamente all’enogastronomia regionale.
Enoteca opera avvalendosi della collaborazione di istituzioni, ricercatori e degli stessi produttori associati, che ad oggi sono 206 e rappresentano l’84,7% della produzione di vino Doc imbottigliato in Emilia Romagna (601.501 hL su un totale regionale di 710.212 hL) e il 70% della produzione di vino Igt imbottigliato (1.079.811 hL su un totale regionale di 1.528.842 hL).
Secondo attore di questa iniziativa è Luca Gardini, il sommelier romagnolo che nel 2010, a ventinove anni, ha fatto parlare di sé diventando campione del mondo dei sommelier. Opinion leader di fama mondiale, è il primo italiano a entrare a far parte della rosa dei wine critic di Wine Searcher, il più importante motore di ricerca sul vino. Dà vita al suo personale progetto di wine ranking lanciando sul web nel 2015 il portale gardininotes.com, interamente in lingua inglese e contenitore di assaggi di vini da tutto il mondo. Pubblica ogni anno la sua personale classifica mondiale top50 e ha fondato nel 2012 il Best Italian Wine Awards. Scrive il Codice Gardini, guida POP al piacere di bere, in collaborazione con Pier Bergonzi, Gazzetta dello Sport, un manuale semplificato e in doppia lingua che racconta come degustare vino sia facile e lo possano fare tutti. Pubblica ogni anno la guida I Migliori 100 vini e vignaioli d’Italia con Luciano Ferraro per Corriere della Sera.
Terzo attore è il matching tra gli allenatori, i nostri degustatori, e la loro squadra, il vitigno autoctono:
Il team di allenatori:
Pier Bergonzi, Italia Christy Canterbury MW, USA Fabrizio Carrera, Italia Daniele Cernilli, Italia Luciano Ferraro, Italia Andrea Gori, Italia Andrea Grignaffini, Italia Antonio Paolini, Italia Raoul Salama, Francia Adua Villa, Italia Othmar Kiem, Austria |
Le squadre:
Pignoletto Lambrusco di Sorbara Fortana Albana Trebbiano Spergola Malvasia Gutturnio Lambrusco Reggiano Ortrugo Sangiovese |
Il parere dei protagonisti
Il presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette, e il suo direttore, Ambrogio Manzi, affermano: "I produttori dei vini dell’Emilia Romagna sono sempre impegnati nell’elevare la qualità dei propri vini e per rendere merito a questi sforzi anche noi abbiamo deciso di innalzare l’asticella nelle attività di promozione e comunicazione. Ecco perché per continuare a valorizzare la straordinaria varietà di vini presenti nella nostra regione, abbiamo lanciato questo progetto; un modo nuovo e originale di raccontare i vini e con essi i territori. A livello nazionale, ma crediamo anche internazionale, mai nessuno ha realizzato un’iniziativa simile. Questo progetto si affiancherà agli altri già in corso, come “Carta Canta”, l’iniziativa che mira ad avvalorare e riconoscere l’impegno di chi crede nella tipicità del territorio e arricchisce la propria carta dei vini con specialità della regione. “Carta Canta”, infatti, premia le carte dei vini di ristoranti, enoteche, bar, agriturismi, stabilimenti balneari e hotel situati in regione, in Italia o all’estero che propongono un assortimento qualificato di vini regionali, diventando “Ambasciatori dei vini dell’Emilia Romagna”. Come Ambasciatori sono e saranno gli 11 “allenatori” di questo progetto, oltre ovviamente il CT Gardini che già da anni rappresenta questa regione vitivinicola in tutto il Mondo".
"L’iniziativa - secondo Luca Gardini - nasce proprio dalla spirito di squadra che secondo me i produttori di vino devono continuare a coltivare e rafforzare. È un loro grandissimo punto di forza. Quale modo migliore di comunicare questa cooperazione se non con la metafora del campionato di calcio facendo squadra? Da sempre ho cercato di essere sostenitore dei vini della mia regione ma è soprattutto di recente, dopo aver rafforzato la mia conoscenza con Enoteca Regionale, che il sentimento di voler creare qualcosa di nuovo e di unico si è fatto sentire prepotente. Così è nato Emilia Romagna a tutto campo. Un progetto che deve poter arrivare a tutti, per questo abbiamo deciso di comunicarlo con uno dei quotidiani più popolari del nostro paese, La Gazzetta dello Sport, e tramite uno dei sistemi di comunicazione più diffusi degli ultimi anni, i social network. Non abbiamo tralasciato la parte tecnica, andando a selezionare dei degustatori professionisti che si sono messi in gioco con lo spirito giusto e non vedono l’ora di dire la loro".