Contenitori certificati per uso alimentare

Il cocciopesto entra in cantina

Longevità, resistenza ed elevata porosità

Drunk TurtleDrunk Turtle, che in occasione di Vinitaly 2015 ha presentato per la prima volta i suoi vasi vinari in cocciopesto, dopo un anno esatto è tornata nella kermesse veronese con grandi novità, forte di un successo in continua crescita, come attestano le vendite ed il fatturato.
È da poco arrivata la certificazione alimentare (ente certificatore “ph”) sul cocciopesto Drunk Turtle, a garanzia di un materiale ritenuto, secondo normativa europea, adatto alla conservazione di generi alimentari senza bisogno di vetrificazione.
Il cocciopesto, quindi, a differenza del cemento che per legge deve essere rivestito se utilizzato come contenitore destinato al vino, può essere utilizzato senza bisogno di ulteriori operazioni, perché consente una corretta manutenzione igienica e non cede materiali pesanti, come da analisi certificate.
Tre i punti in cui Drunk Turtle era presente a Vinitaly 2016: come main sponsor nello stand della Camera di Commercio di Pisa, all'interno di Enolitech, in uno stand a marchio Drunk Turtle, e fuori dall'Enolitech. Nello spazio dedicato alla Camera di Commercio di Pisa è stato possibile ammirare il modello al vero della opus 25 dedicata ad un'opera del pittore americano Haring. Questo vaso vinario, infatti, che rappresenta la versione in cemento (Drunk Turtle produce anche recipienti in cemento 525 - titolo che sta ad indicare la tipologia più pregiata disponibile sul mercato), riproduce sulla sua superficie i segni del noto artista newyorchese. All'interno di Enolitech, invece, erano in mostra i modelli al vero di due nuovi vasi vinari in cocciopesto: la opus 3, ovvero un'anfora da 300 litri, e la opus 5, ovvero un pozzo ionico, della capacità di 500 litri, studiato per chi ha bisogno di procedere con lunghe macerazioni e follature soffici e manuali.
All'esterno dello spazio Enolitech era invece esposta la opus 17 in cocciopesto.
Il cocciopesto, usato dai Romani e ben conosciuto dai Fenici, è un'antica miscela composta da frammenti di inerti lapidei e laterizi macinati, sabbia di diverse granulometrie, legante cementizio in bassa percentuale e acqua declorata. Essa ha caratteristiche, come la longevità, la resistenza ed un'elevata porosità, che la rendono unica ed irripetibile.
Drunkle Turtle, per i vasi in cocciopesto ma anche per quelli in cemento, non utilizza gabbie metalliche strutturali interne, al fine di evitare la formazione di dannose correnti elettrostatiche.
Drunkle Turtle raccoglie le competenze di architetti, produttori vinicoli ed enologici, insieme per lavorare su di un nuovo modo di fare vino, grazie a materiali pregiati, naturali ed igienici, e grazie a forme ideali ed ideate per la vinificazione e per l'estetica della cantina.

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Il cocciopesto entra in cantina - Ultima modifica: 2016-05-04T11:14:56+02:00 da Redazione

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