Produrre un tappo tecnico che del sughero, materia prima nobile legata inscindibilmente al vino - per motivi tecnologici, di tradizione e di charme - sfrutti solo le caratteristiche positive ed elimini completamente i rischi legati a deviazioni olfattive, perdite di tenuta e disomogeneità. Questa la sfida che l'azienda francese Diam Bouchage ha raccolto circa una decina di anni fa, con l'ingresso nel gruppo Oeneo, giungendo a proporre chiusure dalle caratteristiche uniche, grazie all'assemblaggio - in dosi diverse a seconda di specifiche ricette, come afferma il direttore generale di Diam Bouchage, Dominique Tourneix - di tre ingredienti diversi: la granella di sughero purificata, grazie a un procedimento brevettato, da tutte le sostanze potenzialmente dannose dal punto di vista sensoriale; microsfere idonee al contatto alimentare; un legante. Il risultato? Tappi...
L'ARTICOLO COMPLETO A FIRMA DI COSTANZA FREGONI E' PUBBLICATO A PAGINA 60 DEL FASCICOLO 6/2015 DI VQ. PER ACCEDERE ALLA RIVISTA ONLINE E' NECESSARIO ESSERE ABBONATI.
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