Si è tanto parlato della fine del V Conto Energia e quindi della fine degli investimenti nel settore fotovoltaico in Italia, ma come stanno realmente le cose? Perché alcune aziende continuano a costruire impianti FV sul proprio tetto? La risposta è più semplice del previsto, il fotovoltaico è ancora conveniente per le imprese che risentono in modo significativo del continuo aumento delle bollette. In pratica il fotovoltaico conviene quando l’autoconsumo è tale da rendere il costo dell’impianto FV competitivo con il costo dell’energia acquistata dalla rete. Il costo dell’energia per un’azienda di piccola taglia è di circa 0,17-0,18 euro/kWh, mentre per un’azienda di taglia media è di circa 0,14-0,15 euro/kWh. Con la realizzazione di un impianto FV tutti i kWh autoconsumati non compaiono in bolletta e quindi costituiscono un risparmio a cui si può aggiungere la possibilità di ottenere un ricavo dall’energia non utilizzata ed immessa in rete. L’energia introdotta in rete può essere remunerata in 2 modi: con lo scambio sul posto in caso di impianti FV con potenza minore di 200 kW, o con il ritiro dedicato per impianti di qualsiasi potenza. Nel primo caso l’energia immessa in rete è remunerata 0,10-0,11 euro/kWh (Delibera ARG/elt 74/08, modalità di remunerazione da parte del GSE), mentre nel secondo caso 0,9 euro/kWh (valore medio sulla base dei prezzi minimi garantiti da AEEG - Autorità Energia Elettrica e Gas - in relazione all’energia elettrica prodotta). Green Energy Solution propone un’analisi dei consumi elettrici dell’azienda con l’obiettivo di trovare la soluzione impiantistica più economicamente vantaggiosa in un’ottica di risparmio ed efficienza energetica. Lo scopo è quindi proporre soluzioni studiate caso per caso in modo da abbassare i costi della bolletta elettrica producendo energia pulita, aspetto di marketing aziendale estremamente attuale e che può essere proposto dalle aziende come valore aggiunto per promuovere i propri prodotti/servizi.
