Il bilancio 2024 del Gruppo Ferrari Lunelli

Matteo Lunelli
In leggero calo Trentodc e Prosecco, a gonfie vele Surgiva e Tassoni. Matteo Lunelli: "La politica di diversificazione che abbiamo sostenuto negli anni scorsi si è dimostrata intelligente".

Dopo molti anni di ininterrotta crescita in tutti i comparti, il Gruppo Lunelli si trova a fare i conti con un bilancio che, per uno dei più importanti segmenti, il Ferrari Trentodoc, registra una lieve flessione.

La diversificazione come strategia intelligente

Nulla di preoccupante, afferma l’Ad Matteo Lunelli, e questo perché negli anni abbiamo saputo diversificare gli investimenti. Così se per il Trentodoc si registra un lieve calo, le cose vanno molto bene per Tassoni e per l’acqua Surgiva. Certo, il Gruppo Lunelli, non poteva non risentire di quello che il presidente-amministratore delegato del Gruppo, Matteo Lunelli, definisce come un contesto economico e geopolitico, quello attuale, complesso e difficile. I primi dati di chiusura del bilancio 2024 possono considerarsi abbastanza positivi, con un fatturato attorno ai 136 milioni di euro, in lieve flessione di un po’ meno del 4% rispetto al 2023. Si evidenzia inoltre una nota di ottimismo: se il core business legato ai vini e spumanti risente della crisi mondiale del settore (anche se va rilevato che la concorrenza francese registra diminuzioni ben maggiori), la parte analcolica del gruppo, con i brand Tassoni e Surgiva, cresce a doppia cifra. “Segno - commenta l’A d. - che la politica di diversificazione che abbiamo sostenuto negli anni scorsi si è dimostrata intelligente".

Entrando nello specifico nei vari marchi, il Ferrari Trentodoc e il Prosecco Bisol1542 hanno perso leggermente effervescenza, con cali di fatturato nell’ordine del 4-5%, per le bollicine metodo classico e del 4 percento per quelle venete. Ferrari Trento resta comunque l’asse portante del Gruppo, con ricavi intorno ai 90,4 milioni, mentre per Bisol1542 siamo nell’ordine dei 20 milioni circa. Certo, sottolinea Lunelli, il 2024 è stato un anno sfidante perché oltre ai problemi di ordine geopolitico, si sono rilevati al massimo gli effetti dell’inflazione e dell’innalzamento dei tassi di interesse che hanno limitato il potere d’acquisto del consumatore, non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa.

Tra mercato difficile e riconoscimenti ricevuti

A questo va aggiunto il fatto che l’economia americana, come sempre negli anni di elezione del presidente, riflette un alto livello di incertezza. “Se è buona regola imprenditoriale non guardare in casa d’altri, anche con un 4% in meno il Ferrari rimane sempre “tanta roba”. Lo champagne, da gennaio a luglio 2024, aveva segnato un calo nell’export del 17% a volume e di un 15% stimato a fine anno. Sia Tassoni che Surgiva hanno registrato record storici, come pure i vini fermi delle Tenute Lunelli. Dal canto suo Surgiva ha chiuso l’anno a 11,5 milioni di euro, con un circa 10% in più di vendite. Per noi - afferma Lunelli - è questo un motivo di orgoglio, perché quello dell’acqua è un mercato maturo. Se andiamo sul fronte dei riconoscimenti, Ferrari Trento è stata premiata per la settima volta allo Sparkling Wine Producer of the Year e ha vinto anche il trofeo World Champion Blanc de Noirs. I premi ottenuti sono stati molti e hanno portato Ferrari a primeggiare in ogni competizione. I dazi di Trump? Il rischio c’è, ammette Lunelli, anche se speriamo che ciò non accada, non è interesse nemmeno dei consumatori americani applicare dazi sui nostri prodotti".

Il bilancio 2024 del Gruppo Ferrari Lunelli - Ultima modifica: 2025-01-17T13:04:50+01:00 da Redazione

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