Si inverte la tendenza e crollano per la prima volta le esportazioni di vino italiano in Cina, con un calo del 33% in quantità ma a diminuire è anche il valore che scende a 74,8 milioni di euro nel 2013 rispetto ai 77 milioni dell’anno precedente. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti a commento dell’annuncio da parte della Cina di aver chiuso l'inchiesta sul vino europeo per dumping grazie ad una intesa raggiunta tra le organizzazioni professionali della Cina e dell'Ue, che hanno firmato un protocollo d' accordo. E’ stato premiato il nostro impegno - ha sottolineato la Coldiretti - per fermare una ritorsione ingiusta alle imposte aggiuntive decretate dall'Europa per i pannelli fotovoltaici di fabbricazione cinese. Una situazione di incertezza che - ha continuato la Coldiretti - ha contribuito a frenare le esportazioni Made in Italy che si sono ridotte addirittura di 1/3 in quantità nel corso del 2013, in cui peraltro per la prima volta la Cina diventa il maggior consumatore mondiale di vino rosso, con un sorpasso nei confronti di Italia e Francia. Si tratta del risultato – ha precisato la Coldiretti - di un incremento record dei consumi di vino rosso nel gigante asiatico pari 136% rispetto al 2008, mentre nello stesso periodo si è verificato un calo del 18% in Francia e del 5,8% in Italia. Se si considera però anche il vino bianco, la Cina si colloca al quinto posto tra i maggiori consumatori. La maggioranza del vino consumato in Cina è di produzione locale anche se le importazioni rappresentano - ha concluso la Coldiretti - complessivamente una quota di mercato di 19%.
Anche a causa dell'indagine antidumping
Meno vino italiano in Cina nel 2013
Nell'anno in cui per la prima volta la Cina diventa il maggior consumatore mondiale di vino rosso