Clayver, l’alternativa alla barrique

Clayver diventa sempre di più un sistema versatile, adatto a ogni tipo di cantina e a ogni tipo di vinificazione. Partito come contenitore sferico dalla sola capacità di 250 litri, oggi rappresenta la vera alternativa alla barrique. Grazie infatti a un sistema di supporti modulari, è possibile impilare i Clayver da 400 litri e quindi sfruttare al meglio lo spazio all’interno delle cantine, aumentandone la capacità. Oltre a questo, i supporti agevolano anche una serie di operazioni, come ad esempio il riempimento, lo scarico, il bâtonnage e la pulizia del contenitore.

Stabilità e praticità d’uso
I supporti sono in alluminio ad alta resistenza e sono progettati per essere un prodotto robusto e sicuro. Le sagome circolari e una leggera inclinazione avvolgono perfettamente il profilo del Clayver e garantiscono un'ottima stabilità in tutte le condizioni, oltre che una facile movimentazione con le macchine operatrici.
Le botti in ceramica Clayver da 400 litri guadagnano quindi la posizione orizzontale grazie a un nuovo coperchio in acciaio a tenuta stagna. Il coperchio è stato studiato per essere facile da rimuovere e attrezzabile con una serie di accessori utili per la vita del cantiniere, come il rubinetto per l’assaggio del vino. Lo stesso coperchio può essere utilizzato anche con Clayver nella consueta posizione verticale e attrezzato con il colmatore. Tutto il sistema è coperto da brevetto.

Due diverse microporosità
Il reparto ricerca e sviluppo dell’azienda non ha pensato solo alla praticità di utilizzo, ma anche alle caratteristiche tecnologiche del prodotto. Questo perché l’azienda ha sempre cercato di andare incontro alle esigenze dei clienti e soddisfare anche richieste specifiche e talvolta personalizzate. Nel corso degli anni ha quindi testato a livello sperimentale due linee di contenitori differenziate sulla base della loro microporosità. Una linea di prodotto è quella usuale e oramai ben nota. Quella che è stata testata e da poco proposta ufficialmente a livello commerciale ha invece una porosità leggermente più alta, pur mantenendo le stesse forme e dimensioni. È risaputo infatti che i Clayver sono in grado di trasferire al vino una piccola e controllata quantità di ossigeno, necessaria all’affinamento, attraverso la microporosità del materiale.
È oggi quindi possibile acquistare lo stesso contenitore in una versione standard o – in alternativa - in una con una maggiore capacità di trasferire ossigeno al vino, pur rimanendo su livelli sicuri e gestibili per quanto riguarda i rischi di ossidazione o di perdita di contenuto per evaporazione. Non si tratta di differenze che stravolgono le caratteristiche del Clayver, ma solo una opzione in più per adattarsi meglio alle diverse tipologie di vino in produzione. Un esempio potrebbe essere l’uso della versione O+ (quella più porosa) per i vini rossi e della versione STANDARD, più chiusa, per i bianchi, ma si tratta solo di una possibilità tra le tante, dove l’unico limite è la fantasia.

Vini più morbidi
Clayver è un contenitore ceramico studiato espressamente per la vinificazione. Viene utilizzato sia per la fermentazione che per la conservazione e l'affinamento del prodotto. Clayver nasce dalla ricerca di un team di professionisti con esperienza nei settori dei materiali e della ceramica con il preciso scopo di rispondere alla richiesta di contenitori performanti nel settore enologico. Si propone come un'evoluzione del concetto di anfora in terracotta e come un'alternativa alla barrique.
Clayver è realizzato in un particolare tipo di gres omogeneo e compatto, simile per molti aspetti a un granito naturale. La ricerca che ha condotto a brevettare Clayver ha definito una particolare composizione del materiale, includendo una frazione grossolana costituita dallo stesso materiale cotto e rimacinato, tale da rendere il contenitore finale particolarmente resistente.
Da prove di vinificazione effettuate dall'Università di Torino su saggi di Barbera e Cortese affinati in Clayver, legno e acciaio è emerso quanto segue: “Le due prove hanno messo in evidenza le potenzialità del gres nel rendere i vini più morbidi grazie alla micro-ossigenazione, senza apportare altre componenti al vino. Non da ultimo si segnala la facilità di gestione del materiale che può essere sanificato con facilità adottando le normali tecniche di cantina”.

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Clayver, l’alternativa alla barrique - Ultima modifica: 2019-01-06T18:35:57+01:00 da Redazione

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