Clayver, l'argilla intelligente, si presenterà a un pubblico di produttori, giornalisti e blogger lunedì prossimo 16 giugno 2014, all'interno della Vinix Unplugged Unconference di Terroir Vino, in programma ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova. A partire dalle 11.20 Luca Risso presenterà un anno di sperimentazioni condotte fianco a fianco dei produttori, per indagare il comportamento dell'otre in ceramica su diverse tipologie di vino. Si parte dal Timorasso di Cascina I Carpini, passando per il piccolo produttore Andrea Sala, fino ad arrivare a Tarlant, storico produttore di Champagne, che sta verificando il comportamento della sua base di Chardonnay in quattro diversi contenitori: acciaio, barrique, terracotta e Clayver. “Tarlant ha trovato notevoli differenze organolettiche nella stessa base vinificata nei quattro diversi contenitori - dichiara Luca Risso, responsabile ricerca e sviluppo di Clayver - Dalle degustazioni svolte alla cieca non più di un mese fa ha preferito su tutti il vino fermentato in Clayver perché l'ha trovato più aperto, fruttato e bilanciato”. Clayver è un innovativo contenitore ceramico di forma sferica, nato per la vinificazione, termine che può comprendere sia la fermentazione che la conservazione e l'affinamento per il vino. Realizzato completamente in gres porcellanato, Clayver si ispira alle anfore in terracotta, migliorandone notevolmente le caratteristiche, sia dal punto di vista della resistenza meccanica che di quella della impermeabilità. La struttura microporosa del materiale ceramico permette uno scambio gassoso con l’esterno del recipiente in quantità molto limitata e su scale temporali molto lunghe. Il contenitore è quindi idoneo anche a lunghi invecchiamenti. La forma è quella di una sfera con un corto collo, che serve per realizzare la chiusura, che avviene con un coperchio di vetro rettificato. Oltre a una indubbia valenza estetica, la forma sferica ha molteplici vantaggi: durante la vinificazione mantiene il cappello a contatto con il mosto, facilitando l’estrazione del colore. Durante la fermentazione i moti convettivi che si generano contribuiscono al mantenimento di una massa omogenea e a un naturale rimescolamento delle fecce fini. Durante la conservazione lo spessore della parete garantisce una ottimale inerzia termica ed uno scambio omogeneo, tridimensionale e con la minore superficie possibile. Il materiale ceramico, oltre ad essere resistente, isolante e facilmente sanitizzabile, è perfettamente idoneo al contatto con gli alimenti, tanto che Clayver è certificato per uso alimentare. Attualmente Clayver viene commercializzato in due versioni: da 40 e da 235 litri, ma è in programma una versione di capacità maggiore. Di Clayver abbiamo parlato in VQ n. 2/2014 (Febbraio): LEGGI L'ARTICOLO A FIRMA DI ALESSANDRA BIONDI BARTOLINI
Tecnologia e storia fusi in un unico oggetto
Clayver a Terroir Vino
A Genova il 16 giugno 2014 i risultati di un anno di sperimentazioni con l'innovativo contenitore ceramico per vino