Raffaele Guzzon
Lieviti capaci di resistere allo stress della presa di spuma
Caratteri essenziali e proprietà di interesse enologico dei lieviti adatti al metodo champenoise, charmat e alla vinificazione diretta in autoclave
Il biocontrollo in enologia, una strategia promettente
Come coniugare una vinificazione senza incognite, la riduzione dei coadiuvanti enologici e un vino di qualità? L’impiego di agenti di biocontrollo, microrganismi capaci di contrastare altre forme microbiche potenzialmente portatrici di problemi per l’enologo è una strategia di cui oggi si parla molto. Vediamo quali sono i meccanismi biologici che regolano questo fenomeno per capire dove può essere effettivamente una soluzione vincente
Fermentazioni e chiarifiche, un equilibrio delicato
Le attività enzimatiche dei lieviti possono interagire con lo stato colloidale di mosti e vini coadiuvando o interferendo con le pratiche di fissaggio. Da un'analisi bibliografica su alcuni articoli scientifici i suggerimenti per gestire queste interazioni e alcuni casi studio di valorizzazioone delle attività enzimatiche di alcuni lieviti non-Saccharomyces
Microrganismi e macerazione: quale relazione?
Macerazione prefermentativa a freddo, macerazione carbonica, vinificazione in rosso. In queste fasi lieviti e batteri non rimangono quiescenti, anzi. Gli effetti sul profilo sensoriale dei vini prodotti può essere positivo, a patto che vengano rispettate alcune condizioni
Schizosaccharomyces, un lievito controverso
Il genere Schizosaccharomyces è da tempo oggetto di interesse da parte dell’industria enologica. Capace di causare gravi alterazioni ai vini, possiede tuttavia diversi metabolismi potenzialmente utili, tanto da prospettarne applicazioni commerciali. In questo articolo cercheremo di capire, grazie alla bibliografia scientifica sull’argomento, quali i rischi e le opportunità che questo microrganismo offre, visto il rinnovato interesse per l’impiego nella vinificazione di lieviti differenti da Saccharomyces cerevisiae
La conversione dei lieviti “cattivi”
Il caso Saccharomycodes ludwigii: un lievito controverso, capace di dannose alterazioni di vini e mosti. L’osservazione della possibilità di modulare la produzione della maggior parte dei suoi metaboliti secondari mediante fermentazione mista con Saccharomyces cerevisiae apre le porte ad un suo utile utilizzo per migliorare l’aroma varietale nei vini bianchi (ma non dei rossi)
Piccoli alleati naturali nel microbiota del mosto e del vino
Vista la generale tendenza a produrre vini più “naturali” facendo sempre meno ricorso ad agenti chimici o pratiche tecnologiche utili al controllo microbiologico, l’interesse verso il biocontrollo è in netta crescita. Ma cosa si intende per biocontrollo in enologia e, soprattutto, funziona? Il punto sulla situazione sia dal punto di vista scientifico che applicativo
Quando i lieviti riducono l’alcol
I lieviti non-Saccharomyces sono una risorsa? Dopo almeno tre decenni nei quali la priorità è stata selezionare lieviti con la massima resa di trasformazione degli zuccheri in alcol, il riscaldamento climatico presenta il conto con vini spesso esuberanti nel contenuto di etanolo. La ricerca mette in evidenza che i microrganismi possono giocare un ruolo determinante, ecco come mettere in pratica queste acquisizioni