Coltivare i propri dati per ricavare valore

Big data in vigneto
Anticipare l’era dei Big Data e realizzare decisivi risparmi di denaro e di tempo. Suggerimenti per utilizzare programmi pronti o soluzioni fai da te per ottimizzare la gestione dei patogeni e dei parassiti, della concimazione o dell’irrigazione

Oltre che coltivare i vigneti, coltivare i dati per ricavare valore.

La svolta della viticoltura 4.0 parte da qui, ma quali sono i dati da correlare, come possono essere gestiti e come farli fruttare? I viticoltori raccolgono già molti big data, conviene partire da questi.

Fra gli adempimenti obbligatori per legge rientra infatti anche quello della tenuta di documenti aziendali spesso digitali come il registro dei trattamenti e quello di carico/scarico di agrofarmaci e fertilizzanti. Incombenze da cui può derivare una personalissima banca dati aziendale, il più ricca possibile di informazioni, che può diventare un fondamentale strumento di osservazione, confronto e valutazione tecnica funzionale all’attività del viticoltore e alle sue scelte.

Il presupposto è però che questi dati siano georeferenziati o che i rilievi e le annotazioni siano riferiti ai singoli appezzamenti, precisi, contestualizzati e possibilmente suddivisi per varietà.

Sintesi da VVQ 1/2023

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La variabilità nella difesa

A supporto di questa attività di monitoraggio e annotazione sono oggi disponibili una miriade di supporti e servizi digitali forniti da società di servizi, rivenditori, produttori, cooperative e centri di assistenza tecnica o liberi professionisti. La scelta non è facile anche in considerazione dell’obiettivo da perseguire, che se da un lato è quello di adempiere agli obblighi di legge, e talvolta monitorare i costi, dall’altro deve essere quello di raccogliere informazioni più ampie che potrebbero avere grande utilità tecnica.

A partire dal registro dei trattamenti: i viticoltori preferiscono spesso infatti non demandarne ad altri la compilazione per avere costantemente sotto controllo la gestione delle strategie di difesa adottate che peraltro possono essere molto diverse.

Non ha senso, infatti, affidarsi a scelte univoche su tutti i vigneti quando si coltivano differenti varietà, magari con diverse forme di allevamento, età d’impianto, esposizione e suoli. Tenere conto di queste differenze presuppone già la necessità di gestire una notevole variabilità, nel tempo e nello spazio (il presupposto della viticoltura di precisione).

Fra gli esempi che si potrebbero citare rientrano: eventuali varietà resistenti o viceversa quelle più sensibili alla botrite che richiedono trattamenti specifici, vigneti dove è presente o meno di tignoletta o la necessità di trattamenti insetticidi localizzati sui filari di confine per la lotta obbligatoria ai vettori di Flavescenza dorata o Legno nero. La capacità di mettere in relazione nel tempo e nello spazio queste annotazioni dettagliate può  consentire di valutare i risultati pratici delle scelte tecniche effettuate e di impostare quelle future.

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La dinamica dei costi

Un magazzino degli agrofarmaci e dei fertilizzanti rifornito in modo essenziale, vale a dire senza eccessi, è alla base della semplificazione della sua gestione oltre che della buona conservazione dei prodotti e del preservarli dal loro invecchiamento normativo, che peraltro negli ultimi tempi è molto veloce. Gli acquisti (carico) - e gli utilizzi (scarico) - è sempre bene che vengano annotati con puntualità e precisione per avere un immediato riscontro delle quantità ancora disponibili. L’inserimento dei prezzi di acquisto permetterà di tenere i costi costantemente aggiornati e sotto controllo, sia riferiti ai singoli interventi che per appezzamento oltre che complessivi. Un’accortezza che può permettere tra l’altro di valutare le dinamiche dei costi anche in relazione al variare dei dosaggi (entro i limiti di legge) .

A questo proposito diventa particolarmente pratico oggi poter disporre dell’etichetta ministeriale degli agrofarmaci, comodamente consultabile da pc o smartphone: una conquista tecnologica da valorizzare aggiornando la propria banca dati personale con le etichette più utilizzate. In tempi di climate change, il rilievo dei dati meteo geolocalizzati è, tra le annotazioni, quella che può determinare i vantaggi più decisivi.

Lo smartphone è ormai uno strumento centrale per la gestione del vigneto

Il registro delle piogge

Questo vale soprattutto per la piovosità, in particolare quando esiste una certa distanza fra i diversi appezzamenti. In presenza di temporali primaverili-estivi può, infatti, accadere che si verifichino forti differenze di precipitazione anche a brevi distanze. Un dato, quello della quantità e dell’intensità della pioggia, che ha un’importante rilevanza sulle scelte tecniche inerenti sia la difesa fitosanitaria sia quelle dell’eventuale irrigazione.

Conoscere l’entità e la durata di una piogga può permettere di risparmiare interventi fitosanitari o renderli necessari solo in determinati appezzamenti e non in altri. Come esempio si può considerare la necessità della spesso empirica determinazione dell’effetto dilavante su un trattamento di copertura provocato da una pioggia. In linea di massima, anche disponendo del miglior Dss (Sistema di supporto alle decisioni), una pioggia di soli 10 millimetri viene considerata non dilavante, mentre una superiore a 30 sì. Un effetto che però deriva non solo dalla durata e dall’intensità della pioggia (10 mm in mezz’ora sono più che sufficienti per dilavare il trattamento), ma anche dalla suscettibilità del vigneto.

L’annotazione di tutti questi dati renderà più facili e oggettive eventuali scelte future riguardo alla necessità di ripetere i trattamenti dopo le piogge in funzione delle loro caratteristiche. Anche dal punto di vista dell’irrigazione, la precisa conoscenza dell’entità di eventuali precipitazioni estive, distinta per appezzamenti, permetterà di programmare la sospensione degli interventi irrigui a goccia in modo differenziato e mai generalizzato, evitando così sprechi idrici ed energetici e ottimizzando le condizioni vegetative per la pianta senza forzature ed eccessi.

Con il Gps è meglio

La sempre più diffusa possibilità di geoereferenziare una posizione o un percorso effettuato a mezzo Gps gioca un ruolo fondamentale nell’automazione della raccolta dati e del monitoraggio delle operazioni di campo. A titolo di esempio, per la realizzazione del nostro Data Base aziendale, si potrebbe citare l’utilità del rilievo e memorizzazione del percorso effettuato in fase di irrorazione di un appezzamento, con data e ore di inizio e fine.

O la creazione di una planimetria della collocazione delle trappole sessuali o degli erogatori per la confusione sessuale alla tignoletta, da porre in relazione all’efficacia spaziale di questi interventi, per poi realizzare eventuali spostamenti o interventi correttivi. Geolocalizzazione che è già il punto di forza di diverse applicazioni che permettono di identificare in campo punti critici nei quali sono stati osservati problemi come: attacchi di cocciniglia, catture di insetti nelle trappole sessuali oltre la soglia d’intervento oppure clorosi causate da errori nella concimazione o nell’irrigazione. L’annotazione grafica di queste “anomalie” può consentire di prevenire questi problemi in maniera smart e dinamica.

Leggere il passato, prevedere il futuro

Oggi l’evoluzione della tecnologia permette una notevole semplificazione che può fungere da stimolo nella raccolta del maggior numero di informazioni possibili che spaziano dalla data del verificarsi delle varie fasi fenologiche passando attraverso tutte le operazioni colturali eseguite fra i filari.

La variabile che continuerà a fare la differenza sarà però la capacità individuale di interpretare questi dati per ricavarne indicazioni utili. E a questo proposito: è importante che le banche dati aziendali, che già molti produttori hanno costruito, vengano osservate di tanto in tanto. Rappresentano infatti la storia di ogni vigneto e possono nascondere il segreto per poterlo gestire al meglio anche a distanza di anni.

Sintesi da VVQ 1/2023

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Coltivare i propri dati per ricavare valore - Ultima modifica: 2023-01-26T01:18:07+01:00 da Lorenzo Tosi

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