La diminuzione dell’utilizzo di anticrittogamici e delle risorse ambientali come priorità in ambito vitivinicolo

Vitigni di ultima generazione resistenti alle malattie: nuove opportunità per i viticoltori

Iscritti al Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite 10 nuovi vitigni resistenti

La maggior parte delle varietà di vite coltivate è colpita da ampelopatie causate da funghi, virus, fitoplasmi ed insetti verso i quali le piante non dispongono di resistenze intrinseche. La protezione della vite da tali patogeni richiede pertanto un pesante ricorso a pesticidi, soprattutto nelle aree temperate con piovosità ed umidità elevate. Nonostante oggi la lotta fitosanitaria sia condotta con principi attivi sicuramente più rispettosi dell’ambiente, la viticoltura resta l’attività agricola maggiormente impattante sull'ambiente. In tale contesto la diminuzione dell’utilizzo di anticrittogamici e delle risorse ambientali sono considerate delle priorità in ambito vitivinicolo. Attualmente i più importanti Centri di Ricerca che si occupano di miglioramento genetico (per esempio Istituto di Genomica applicata e Università di Udine, l’Istituto di Freiburg, Università di Novi Sad) sono molto attivi nella creazione e selezione di nuove varietà resistenti alle malattie, proprio per rispondere alla crescente richiesta di prodotti agricoli più salubri e meno inquinanti. In Italia l’Università di Udine fin dal 1998 ha dato corso ad un vasto programma di incrocio e selezione di viti di nuova generazione resistenti a peronospora e oidio, ovvero viti che presentano regioni del genoma introgresse dalle specie selvatiche donatrici della resistenza in misura di circa il 10%, mentre il restante 90% è rappresentato da Vitis vinifera. Tale attività ha portato all’Iscrizione al Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite di 10 nuovi vitigni resistenti: 5 a bacca bianca e 5 a bacca rossa, che saranno quindi a disposizione dei viticoltori (presso i Vivai Cooperativi Rauscedo). L’utilizzo di questi nuovi vitigni resistenti alle malattie permetterà di ridurre l’utilizzo di antiparassitari e di conseguire un significativo risparmio energetico ed economico, migliorando quindi in modo consistente l’impatto ambientale e garantendo produzioni più salubri per il consumatore finale. Nella foto: Sauvignon Kretos (ud. 76.026), vigneto al secondo anno d’impianto.

Richiedi maggiori informazioni
















Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy*

Vitigni di ultima generazione resistenti alle malattie: nuove opportunità per i viticoltori - Ultima modifica: 2015-10-30T13:12:00+01:00 da Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome