Federico Ceretto: «Il bio è pronto al sorpasso sul convenzionale»

La videointervista di Massimiliano Rella

Federico Ceretto intervistato da Massimiliano Rella
Cento ettari convertiti al bio da 11 anni e gestiti secondo un avanzato schema di agricoltura biodinamica per lasciare una forte impronta di sostenibilità su un territorio a forte vocazione viticola come quello di Alba (Cn). Una scelta vincente che ha permesso alla Cantina Ceretto una sintesi originale tra sostenibilità, tipicità e identità

Tempo cinque anni e avremo più produttori dediti al biologico e al vino naturale che cantine “convenzionali”.

Sono le previsioni di Federico Ceretto, erede - insieme alla sorella Roberta e ai cugini Alessandro e Lisa - dell'omonima cantina con sede ad Alba, con oltre 100 ettari vitati convertiti al bio ormai da undici anni.

La rimonta tra gli scaffali

In questa video intervista di VVQ online a cura di Massimiliano Rella il produttore piemontese affronta vari temi legati alla sostenibilità. Intanto dopo la volata iniziale dei vini di fascia bassa sulla gdo, in seguito alla crisi del Covid, anche Ceretto ci conferma una rimonta del mercato dei vini biologici in Italia e all’estero.

Il volano dell'e-commerce

«C’è un’enorme sensibilità verso il Bio - sottolinea - e il commercio online sta tirando da matti».

Una scelta vincente

A undici anni dalla grande conversione green il bilancio della cantina di Alba è più che positivo. Voto 7 alla sostenibilità economica della scelta allora pionieristica, nonostante i momenti di alta e bassa verificatisi negli anni.

Ma risultati al massimo per la qualità del lavoro in vigna: «Abbiamo ormai 40 persone che lavorano costantemente con noi, più gli stagionali - conclude Ceretto -. La qualità del loro lavoro è migliorata tantissimo».

Federico Ceretto: «Il bio è pronto al sorpasso sul convenzionale» - Ultima modifica: 2021-03-29T19:47:07+02:00 da Lorenzo Tosi

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