Un vigneto bello e sostenibile come vent’anni fa

Bruno Spagnollli nel vigneto di Marzemino premiato
Bruno Spagnolli si aggiudica il primo premio nel concorso “La Vigna Eccellente, ed è subito Isera”, riconquistando lo stesso riconoscimento ottenuto nel 2001  

Il viticoltore per il 2021, del singolare concorso bandito per la prima volta 20 anni orsono, dal Comune viticolo della Vallagarina, Isera, è Bruno Spagnolli che si classifica al primo posto come vent’anni orsono, nel 2001.

Si tratta di un concorso che non va a premiare un vino o un produttore, ma il vigneto meglio coltivato con il maggiore equilibrio vegeto, produttivo, ma anche con un carico d’uva ideale per questa varietà. Il nome: “La Vigna Eccellente, ed è subito Isera” ed ha visto quest’anno la partecipazione di 28 viticoltori della zona vocata al Marzemino, da Isera ai comuni limitrofi. La scelta fra i 40 appezzamenti in gara per un totale di 220 mila metri quadrati.

Il secondo posto è stato assegnato dalla commissione di esperti ad Ettore Spagnolli, terzo posto per Roberto Zuani.

Vini e sapori

Durante la premiazione, che ha concluso una 4 giorni ricca di appuntamenti dedicati alle eccellenze enogastronomiche del territorio, è stato lanciato anche il progetto “Isera con gusto”, che punta a valorizzare tutte le opportunità anche per la proposta turistica della cittadina durante tutto il corso dell’anno. A darne la notizia Sergio Valentini coordinatore della manifestazione nonché presidente della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.

La cerimonia di premiazione nel corso della giornata conclusiva della manifestazione – organizzata dal Comune di Isera con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, nell'ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, e la collaborazione di APT Rovereto e Vallagarina.

Valutazione tecnica ed estetica

La giuria di esperti, che hanno valutato gli appezzamenti, era presieduta come da tradizione da Attilio Scienza, dell'Università di Milano e composta da Marco Stefanini, Duilio Porro e Bruno Mattè, tecnici della Fondazione Edmund Mach – Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Enzo Merz, Nereo Pederzolli, Carlo Rossi e Franco Nicolodi. La valutazione è stata sia sugli aspetti tecnici che estetici.

L’appezzamento vincente di Spagnolli, è posto ai piedi del paese, in località Cornalè, allevato a spalliera con gestione a guyot.

La virtù della costanza

«Tutti gli anni – ha commentato la giuria – il vigneto si presenta come una fotocopia dell’anno precedente per cui, a distanza di 20 anni, si è voluto premiare la costanza di gestione sempre impeccabile. In particolare, spicca l’omogeneità di distribuzione dei grappoli e le operazioni agronomiche eseguite in maniera certosina e al momento giusto».

La concimazione è ridottissima con un concime ad alto tenore di potassio,

Il risultato è quello di un’uva sempre superiore ai 21 gradi babo, la produzione viene contenuta sempre sotto gli 80 q/ha, e l’uva è inserita nel progetto Masi di Cavit che porta ad un vino superiore. La difesa è fatta solo a base di rame e zolfo con l’uso della confusione sessuale per tignola e tignoletta. La certificazione bio non è mai stata chiesta anche se ci sarebbero le condizioni.

«Gli anniversari importanti come quello di quest’anno – ha commentato il Sindaco di Isera Graziano Luzzi – sono un’occasione per guardare al futuro e cercare di arricchire la narrazione di elementi nuovi, come è stato fatto con il ricco programma di iniziative e questo nuovo progetto in partenza».

Un’annata anomala

«Bruno Mattè, il tecnico FEM che ha seguito tutti gli appezzamenti durante l’anno ha spiegato come, nonostante l’andamento climatico altalenante, che ha visto un’intensa concentrazione di piogge nel mese di luglio, pari ad un terzo di quelle che solitamente si registrano in un anno, ci apprestiamo ad archiviare un’ottima annata».

«Eccelsa appare infatti la qualità dei bianchi e si registrano aspettative molto alte anche per i rossi, visto che ad oggi i valori analitici sono uguali a quelli del 2020 ma mancano ancora 10 giorni alla vendemmia, anche se sicuramente qualche pioggia li aiuterebbe a raggiungere una maturazione ancora migliore».

Un vigneto bello e sostenibile come vent’anni fa - Ultima modifica: 2021-09-13T17:38:51+02:00 da Lorenzo Tosi

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