Primitivo di Manduria, passo indietro sulla DOCG

Il Consorzio ha ritirato la domanda per la modifica al disciplinare presentata nel 2020

La presidente del Consorzio Novella Pastorelli, fra i due vice, Roberto Erario (a sinistra) e Francesco Delle Grottaglie
L'istanza ripartirà con l'apertura di un tavolo di concertazione con l'obiettivo di riproporre entro la metà del 2023 una domanda ex novo che potrebbe vedere il traguardo all'incirca nel 2025

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, che nel 2020 aveva avviato l’iter presso la Regione Puglia per una modifica al disciplinare nel quale prevedere la DOCG, nei giorni scorsi ha fatto un passo indietro.
La decisione, che era maturata già a metà maggio, è stata ufficializzata dalla presidente del Consorzio, Novella Pastorelli, eletta ad inizio anno, aprendo l’assemblea dei soci. Alla base del ripensamento il fatto che la modifica presentata non rispecchiava la volontà di importanti società cooperative unitamente a quella di alcuni singoli produttori.

Nuovo tentativo nel 2023 per ottenere la DOCG nel 2025

Il Cda ha così preferito procedere al ritiro dell'istanza ed aprire un tavolo di concertazione con protagonisti i presidenti delle cooperative, gli amministratori delegati delle società private, i rappresentanti dei viticoltori, e le principali associazioni di categorie. Il coordinamento sarà istituito entro il 2022 in modo da poter riproporre entro la metà del 2023 una domanda ex novo che potrebbe vedere il traguardo all'incirca nel 2025.

Un'evoluzione della doc e non la sua cancellazione

La Presidente ha spiegato come alcune contrarietà alla modifica siano partite da una cattiva informazione secondo la quale il Consorzio aveva l’intenzione di eliminare la DOC Primitivo di Manduria. "La Docg è la semplice evoluzione della DOC non la cancellazione di quest’ultima", ha sottolineato.
Al fine di evitare spaccature e di far prevalere il bene comune si è comunque deciso di riprendere il lavoro con un approccio quanto più possibile partecipato.

Ha prevalso il bene comune dell'areale dei 18 comuni

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha un'areale di riferimento che comprende 18 comuni e tre filiere consorziate. "Oltre alla funzione di tutela, valorizzazione e promozione della produzione, che si esplica nella partecipazione a fiere nazionali ed internazionali, convegni collaborazioni con organismi pubblici e privati, fiere, workshop e difesa del marchio nel mondo, il Consorzio deve assolvere innanzitutto ad una funzione sociale perseguendo interessi comuni", ha concluso la presidente Novella Pastorelli.

Primitivo di Manduria, passo indietro sulla DOCG - Ultima modifica: 2022-06-10T19:18:33+02:00 da Gilberto Santucci

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