Mezzacorona, investire in sostenibilità paga

La conferenza stampa in occasione della presentazione del bilancio 2022 di Mezzarona: da dx Maurizio Bassetti, Stefano Fambri, il presidente Luca Rigotti il Direttore generale Francesco Giovannini
118ª Assemblea del Gruppo Mezzacorona: record storico del fatturato che supera i 213 milioni di euro (+8,60%); il liquidato totale distribuito ai soci vicino ai 67 milioni di euro; il patrimonio netto sfiora i 105 milioni di euro;  il gruppo dà lavoro a 491 collaboratori; presentata la quarta edizione del bilancio di sostenibilità

L’assemblea dei 1.500 soci del Gruppo Mezzacorona, ha approvato un bilancio dei record, il primo in presenza dopo gli anni del Covid,

Il primo record storico riguarda il fatturato che ha superato i 213 milioni di euro con un più 8,6% sul precedente esercizio. E questo, si badi bene, nonostante che il 2021 sia stato per la zona di Mezzocorona un anno particolarmente grandinigeno con pesanti danni sulla produzione dell’uva. Ebbene, nonostante questi eventi il liquidato totale liquidato ai soci ha sfiorato i 67 milioni di euro. Altro dato molto importante anche per una cooperativa: il patrimonio netto che sfiora i 105 milioni di euro. L’utile netto del gruppo è stato pari a 1.512.050 euro.

Sostenibilità sociale e ambientale

E’ proseguito anche l’aumento degli occupati: a luglio 2022 in sede di chiusura del bilancio erano 491 i collaboratori.

Questo, senza perdere di vista l’obiettivo della sostenibilità nelle produzioni, anzi, per il quarto anno consecutivo è stato realizzato il bilancio di sostenibilità.

Questi dati hanno portato il presidente Luca Rigotti, ed il direttore generale Francesco Giovannini, a definire i risultati “eccellenti, pur in un contesto generale complicato da numerosi fattori, che hanno messo in seria difficoltà tutta l’economia e quindi anche il settore vitivinicolo”. Il presidente Rigotti ha voluto ringraziare tutti i collaboratori che hanno dimostrato il loro impegno e senso di responsabilità verso l’azienda, pur in un anno così difficile non solo per le conseguenze della pandemia ma anche per la crisi economica.

Il bilancio evidenzia la forza del Gruppo sia dal punto di vista economico che finanziario”.

Sette anni di “apetta”

Per il settimo anno consecutivo il Gruppo Mezzacorona, ha ottenuto la Certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (SQNPI) e di conseguenza ha potuto ottenere anche la Certificazione dei vini, a conferma dei grandi risultati sulla strada della sostenibilità.

I fatturati per ettaro -dato questo molto importante per i soci- hanno superato i 18.000 euro di media, in linea con l’anno precedente anche se in presenza del netto calo di produzione dovuto come detto alle calamità atmosferiche.

La natura della società

Mezzacorona sca è la holding cooperativa del Gruppo e controlla la filiera dalla campagna fino al vino affinato. Le attività commerciali e di marketing sono delegate alla Nosio SpA (controllata direttamente da Mezzacorona sca al 54%), che è la subholding del Gruppo e costituisce il motore degli investimenti e dell’innovazione, e che aveva tenuta la propria assemblea pochi giorni orsono. Importanti anche le due tenute in Sicilia (Solsicano Sarl e Villa Albius Sarl).

Export che tira

“Se possiamo guardare con un certo ottimismo anche al futuro pur in presenza del pesante aumento dei costi, afferma il presidente, è perché larga parte del nostro vino è esportato in 69 Paesi del mondo valorizzando la notorietà e l'immagine del Trentino. L’export infatti è superiore all’80% delle vendite, con una forte presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo, dove opera da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports Corp. e in Germania tramite la controllata Bavaria Wein Import GmbH; in vetta troviamo poi Olanda, Austria e Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Belgio, Europa dell’Est, l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina) ma anche mercati nuovi come l’Australia, Israele, il Sud America, i Caraibi ed il Vietnam.

Il Direttore Generale Francesco Giovannini ha esposto in conferenza stampa e quindi in assemblea, le numerose iniziative basate sullo sviluppo della ricerca, sulla consulenza tecnica in campagna che ha permesso ai soci di ottenere anche nel 2021 la Certificazione SQNPI, tappa fondamentale e necessaria che ha già permesso ancora una volta la Certificazione dei vini e il loro lancio su tutti i mercati internazionali.

L’esplosione delle vendite del Rotari Trentodoc

Esplosione per le vendite del Rotari Trentodoc che ha visto un più 26% nelle vendite che hanno raggiunto i 2.500.000 bottiglie con il Flavio Trentodoc che ha ottenuto per la nona volta consecutiva l’ambito riconoscimento dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso anche per la Guida 2023. Ciò a dimostrazione del livello di qualità ormai stabilmente raggiunto sia dagli spumanti che dai vini del Gruppo, numerosi sono stati infatti i premi vinti nelle varie manifestazioni e concorsi a livello internazionale,

I rapporti con l’Ue: Rigotti è al vertice del mondo della cooperazione viticola a livello europeo, in questa veste afferma “stiamo lavorando contro la demonizzazione del vino e per un consumo consapevole, coinvolgendo anche le associazioni degli alcolisti anonimi. Siamo convinti dell’importanza della salute delle persone. In questo il comparto è maturo e consapevole. Concludendo Rigotti, afferma che senza sostenibilità ambientale ed economica l’agricoltura non ha un futuro.

La conferenza stampa in occasione della presentazione del bilancio 2022 di Mezzarona: da dx Maurizio Bassetti, Stefano Fambri, il presidente Luca Rigotti il Direttore generale Francesco Giovannini
Mezzacorona, investire in sostenibilità paga - Ultima modifica: 2022-12-21T10:09:38+01:00 da Lorenzo Tosi

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