A Identità Golose 2015

Gli chef stellati alla prova del tappo

Quanto la chiusura di un vino può fare la differenza nella degustazione?

Moreno Cedroni alla prova del tappo. Maestri di cucina e appassionati scoprono quanto la chiusura di un vino può fare la differenza nella degustazione curata da Nomacorc e Vino Libero Curiosità, sorpresa e grande interesse. Sono queste le reazioni dei grandi chef stellati presenti a Milano per la manifestazione Identità golose (8-10 febbraio 2015), così come dei tanti appassionati, nel partecipare alle degustazioni Taste the difference organizzate da Vino Libero e Nomacorc, primo produttore mondiale di chiusure alternative al sughero per il vino. Le decine di visitatori dello stand, infatti, hanno avuto l’opportunità di provare una serie di vini appartenenti agli stessi lotti di produzione, Langhe Chardonnay Senza solfiti di Fondanafredda e Langhe Nebbiolo Filari Corti dell’Agricola Brandini, tappati con chiusure tradizionali e con chiusure Select Bio di Nomacorc con differenti gradi di permeabilità all’ossigeno. La degustazione ha permesso ai visitatori, esperti e non, di apprezzarne la differenza dal punto di vista della conservazione delle qualità organolettiche e dell’omogeneità delle prestazioni. La differenza, però, si evidenzia anche dal punto di vista dell’impatto ambientale, come spiega Filippo Peroni, direttore commerciale per l’area del Mediterraneo di Nomacorc: “La partnership con Vino Libero è frutto del nostro impegno costante nella ricerca e nello sviluppo di prodotti sempre più sostenibili e in questo senso Select Bio rappresenta un esempio perfetto. Si tratta infatti di una chiusura in materiale derivato dalla canna da zucchero, che ha un impatto ambientale pari a zero e che quindi, non solo garantisce prestazioni superiori alle chiusure tradizionali, ma riduce al minimo uno dei problemi delle chiusure tradizionali, cioè quello relativo allo smaltimento e al conseguente impatto ambientale del prodotto che ha il difetto di tappo”. Dice Andrea Farinetti, enologo di Borgogno, una delle aziende più antiche dell’Associazione Vino Libero: “La partnership con Nomacorc é stata fondamentale per continuare far progredire lo stato della ricerca delle aziende che aderiscono a Vino Libero verso una sempre maggiore sostenibilità di tutti gli elementi che compongono una bottiglia, nel rispetto dell’ambiente e della qualità che dobbiamo costantemente garantire ai nostri consumatori. Abbiamo voluto dimostrare proprio qui ad Identità Golose, dove i protagonisti sono i migliori chef al mondo con le loro prestigiosissime carte dei vini, come l’utilizzo del tappo Select Bio sia stata una scelta vincente in termini di qualitativi su due vini fortemente rappresentativi del territorio piemontese e fino ad ora difficilmente accostabili nella percezione del consumatore a chiusure realizzate in polimeri sintetici“.

Gli chef stellati alla prova del tappo - Ultima modifica: 2015-02-16T07:58:42+01:00 da Redazione

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