Portinnesti resistenti: novità anche dall’Italia

Anche le università italiane di Padova e di Milano, come altri centri di ricerca nel mondo, hanno affrontato l’argomento della resistenza dei portinnesti alla siccità e alla salinità, studiando le risposte biochimiche e fisiologiche di un nuovo portinnesto denominato M4, derivante da incrocio (V. vinifera x V. berlandieri) x V. berlandieri cv Resseguier n.1. Nello studio pubblicato dall’Australian Journal of grape and wine Research, il nuovo portinnesto è stato messo in comparazione con il portinnesto commerciale 101.14 per i parametri dell’accrescimento dei germogli, dell’attività fotosintetica, dello stato idrico, oltre che della sintesi dei principali metaboliti e della concentrazione in ioni, in diverse condizioni di concentrazione salina e deficit idrico. I risultati hanno messo in evidenza una maggiore capacità dell’M4 di mantenere una buona capacità fotosintetica e di accumulare composti osmotici allo scopo di contrastare la salinità.
Articolo originale: F. Meggio, B. Prinsi, A.S. Negri, G. Simone Di Lorenzo, G. Lucchini, A. Pitacco, O. Failla, A. Scienza, M. Cocucci, L. Espen. Biochemical and physiological responses of two grapevine rootstock genotypes to drought and salt treatments. Australian Journal of Grape and Wine Research. doi: 10.1111/ajgw.12071. 2014.

Abstract a cura di Alessandra Biondi Bartolini

Portinnesti resistenti: novità anche dall’Italia - Ultima modifica: 2014-06-05T01:00:32+02:00 da Redazione

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