Per accedere all'esame di stato per la libera professione

Perito agrario, alla FEM il primo corso nazionale alternativo al praticantato

Iscrizioni entro il 15 luglio 2016

Vi siete diplomati in un Istituto Tecnico Agrario e volete esercitare la professione di perito agrario?  Da oggi per accedere all’esame di abilitazione non c’è solo la via del praticantato. Il  recente accordo, il primo sottoscritto a livello nazionale, tra la Fondazione Edmund Mach e il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati ha istituto un corso post diploma di 800 ore con l’obiettivo di fornire una adeguata e solida preparazione tecnico-pratica per chi intende fare l’esame e abilitarsi come perito agrario. Le iscrizioni sono aperte e c’ è tempo fino al 15 luglio 2016. Il corso si rivolge a tutti coloro che hanno un diploma di istituto agrario, e provengono anche da fuori regione. Si arricchisce il panorama dei percorsi formativi organizzati dal Centro Istruzione e Formazione della Fondazione Edmund Mach. L’ultimo, nella lunga lista, è il corso post-diploma per accedere all’esame di stato di perito agrario. Un’alternativa, nuova, a quelle già previste dalla legge, che emerge dal recente accordo tra FEM e il collegio nazionale dei periti agrari col patrocinio del collegio provinciale di Trento. A chi si rivolge. Il corso si rivolge agli studenti diplomati negli indirizzi Produzioni e Trasformazioni, Viticolo Enologico e Gestione Ambiente e Territorio dopo che la riforma della scuola superiore è giunta a regime liceizzando il precedente diploma di Perito Agrario. Articolazione.  Il percorso si articola in due moduli principali: il primo, di 400 ore con taglio scolastico, volto ad approfondire quegli argomenti professionalizzanti non più sufficientemente trattati nei nuovi programmi scolastici; il secondo, di 400 ore più pratico, volto a far vivere un breve periodo nel mondo professionale e a far comprendere l’importanza del lavoro in team, ormai assolutamente indispensabile. Durata. 800 ore complessive, 4 moduli di 100 ore riguardanti estimo, economia e contabilità, fitoiatria, meccanizzazione, topografia e costruzioni rurali, fiscalità e libera professione ed un secondo modulo di 400 ore con attività tecnico pratiche. Il corso sarà attivato al raggiungimento di un numero minimo di 15 iscritti. Nel caso in cui il numero delle domande sia maggiore di 25 sarà svolto in settembre un test pre-selettivo. Requisiti professione. Per esercitare la libera professione di perito agrario occorre: avere un diploma di maturità agraria e aver svolto un praticantato di almeno 18 mesi presso uno studio di un perito agrario o di un dottore agronomo, oppure avere una laurea del settore agrario, o ancora, in alternativa, aver frequentato questo nuovo corso post diploma e in ogni caso aver superato l’esame di abilitazione all’esercizio della libera professione, necessario per l’iscrizione all’albo professionale dei Periti Agrari.

Perito agrario, alla FEM il primo corso nazionale alternativo al praticantato - Ultima modifica: 2016-06-13T18:59:24+02:00 da Redazione

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